NOCI – Quello di ridurre gli effetti negativi derivanti dall’eccessiva circolazione di veicoli nel centro storico è uno degli obiettivi programmatici dell’Amministrazione Comunale. La finalità è duplice: promuovere un miglioramento della vivibilità e rafforzare la destinazione commerciale ed il ruolo di riferimento culturale del centro. Per perseguire tali obiettivi, è necessario ripensare il sistema della mobilità, con una nuova regolamentazione.
A seguito di alcuni incontri sull’argomento con i residenti, l’associazione dei commercianti e i portatori di interesse diffusi, la Giunta il 1 agosto scorso ha approvato un atto di indirizzo che rappresenta la volontà di attivare una zona a traffico limitato (ZTL) nel centro storico.
«Tale direzione rappresenta oggi, in associazione a strumenti telematici come lo street control, una soluzione al problema del traffico, con le conseguenti positive ricadute sulla sicurezza pubblica, sulla tutela dell’ambiente e su una migliore fruibilità del patrimonio culturale, storico e artistico che insiste nel nostro centro antico – commenta l’Assessore alla Viabilità, Stefano Guagnano. – Con l’attivazione della ZTL, si va infatti ad eliminare l’eccesso di traffico causato da flussi di attraversamento e ad escludere il traffico non pertinenziale. Saranno installati dei portali elettronici da posizionarsi all’ingresso di alcuni varchi, i quali verificheranno se le targhe dei veicoli in ingresso risultano registrate alla banca dati dei soggetti autorizzati, in modo tale da poter sanzionare i trasgressori».
«Cambiamenti di questo tipo non mettono mai tutti d’accordo, almeno in un primo momento, e tuttavia sono necessari – aggiunge il Sindaco, Domenico Nisi. – Non si tratta più, infatti, della volontà di questa o quella Amministrazione piuttosto che del singolo gruppo di cittadini, ma di scelte che vanno nella direzione della tutela dell’ambiente e della salute e della valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, questioni rispetto alle quali sempre più alta è l’attenzione ad ogni livello. Si tratta di un cambio di abitudini, prima di tutto, che tanti Comuni prima di noi hanno affrontato con successo. E credo che la nostra comunità sia altrettanto all’altezza di affrontare questa sfida».
Ora la palla passa agli uffici, che dovranno svolgere tutti gli adempimenti necessari a dare attuazione ad una volontà ufficialmente espressa.