Nelle prime ore della mattina di domani 31 marzo, le lancette bisogna spostarle dalle ore 2:00 alle ore 3:00. Torneremo all’ora legale, un impatto di questa pratica non solo sull’orologio, ma anche sul fronte energetico e ambientale. Secondo uno studio condotto dalla Sima, l’adozione dell’ora legale permanente tutto l’anno potrebbe portare a notevoli benefici in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni climalteranti.
Si stima che in Italia l’adozione dell’ora legale permanente porterebbe a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh equivalenti. Questo si tradurrebbe in un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro all’anno, considerando le attuali tariffe della luce sul mercato tutelato. Ma i vantaggi non si fermano qui.
Secondo i dati forniti da Terna, il gestore della rete di trasmissione italiana in alta tensione, nel periodo tra il 2004 e il 2022 l’Italia ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità grazie all’ora legale. Questi risparmi non solo portano benefici economici, ma hanno anche un impatto positivo sull’ambiente.
Infatti, l’ora legale permette di ridurre le emissioni climalteranti, con una diminuzione stimata di 200.000 tonnellate di CO2. Questo valore equivale all’assorbimento di CO2 da parte di 2 ai 6 milioni di nuovi alberi.
Questi dati evidenziano chiaramente i benefici tangibili derivanti dall’ora legale dal punto di vista energetico ed ambientale. Potenziare e sfruttare al massimo questa pratica potrebbe portare a importanti progressi nella riduzione dei consumi energetici e delle emissioni dannose per l’ambiente, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico.