“Silvio il porco sporco”, la denuncia ambientalista di Rocco Rinaldi

NOCI – Dopo “I bambini di San Giuliano” (2002), si intitola “Silvio il porco sporco” (edito dalla casa editrice Aga di Alberobello) l’ultima fatica letteraria di Rocco Rinaldi, vignettista e scrittore nocese. Il “libretto” (di 40 pagine, costo 5 euro) illustrato magistralmente dal giovane Lucio Notarnicola, si legge tutto di un fiato, è una favola scritta per tutti, bambini e adulti, come lo stesso autore ammette – “soprattutto per adulti” .

Mediante la storia del maialino Silvio (nessun riferimento ad un noto personaggio politico) affronta un tema importante quale è quello della differenziata e dell’inquinamento ambientale, tema scottante e preoccupante di strettissima attualità.

Silvio è un maialino sporco, che non si lava mai e da quando è nato trova il suo habitat naturale nelle discariche colme zeppe di rifiuti. Tutti lo evitano, poiché è più puzzolente di una puzzola, i suoi comportamenti mal tollerati in famiglia raggiungono l’apice allorquando viene scacciato dalla mamma e dai suoi fratellini. Silvio allora girovaga per la città ma tutti lo evitano sino a quando trova “rifugio” in un enorme discarica zeppa stracolma di rifiuti.

La metamorfosi di Silvio si compie quando in questa discarica, la più grande che lui avesse mai visto, incrocia un maialino coperto di sangue che esanime chiede il suo aiuto, “questo posto è pericoloso – dice il maialino con un filo di voce- è pieno di veleni, mi sento morire portami in ospedale”.

Purtroppo per il maialino la triste sorte è segnata e muore. Da quel giorno Silvio si pone come obiettivo quello di ripulire la discarica, e con l’aiuto di altri maiali comincia l’opera di selezionare i rifiuti, l’umido, il secco. La differenziata.

Dopo anni di lavoro, la discarica è ora divenuta un grande parco con rifiuti ordinati e selezionati e non è più un luogo di morte. Rinaldi conclude la favola con questa frase scritta sulla targa con cui Silvio oramai cambiato poiché si lava viene premiato “A Silvio pioniere della differenziata, nella speranza che anche gli uomini si comportano da maiali”.

L’amara denuncia dell’autore diviene speranza, infatti la favola richiama ognuno di noi al rispetto della persona e della natura che ci circonda e di cui facciamo parte.

“Silvio il porco sporco” diventerà presto un musical, ci dice l’autore, “il fine del libretto che troverete in tutte le edicole ed in libreria è quello di raccogliere fondi per realizzarlo”. L’istrionico Rocco Rinaldi è già al lavoro su un altro progetto, prima di salutarci ci fa sapere che è impegnato nella stesura di una commedia ironica che ha per tema l’attualità.

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