Riordino ospedaliero: rischio ridimensionamento per il S Maria degli Angeli?

NOCI – Fronte comune dei sindaci del sud est barese sulla salvaguardia del nosocomio putignanese. Sulla base della bozza di riordino ospedaliero “lacrime e sangue” descritta dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni ai sindaci il 27 febbraio scorso, potrebbe profilarsi la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia del Santa Maria degli Angeli e il conseguente trasferimento a Monopoli.

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Per questo i sindaci dei comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Conversano, Locorotondo, Noci, Putignano, Sammichele di Bari e Turi, hanno sottoscritto un documento comune in cui chiedono di non ridimensionare il nosocomio putignanese. I sindaci si sono fatti portavoce di un bacino d’utenza di circa 164.662 cittadini che confluiscono al Santa Maria degli Angeli dove avvengono circa 2100 ricoveri annui, di cui un terzo in day surgey. Inoltre, secondo quanto siglato dai sindaci sottoscrittori, i parti annui si aggirano intorno agli 800 ed è garantito un servizio di guardia anestesiologica 24h.

Intanto è prevista per oggi la convocazione della giunta regionale in cui si decideranno le sorti degli ospedali pugliesi. In seguito la delibera dovrà essere sottoposta al Consiglio regionale. Si ricorda come il piano di riordino ospedaliero dovrà comunque ottenere l’approvazione finale del governo nazionale prima di entrare effettivamente in vigore.

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