Rinaldi sulla strada di Lago Mila: “se colpe ci sono vanno ripartite”

NOCI – Sulla questione della strada adiacente lago Milecchia, che grazie al servizio di Pinuccio di Striscia la notizia ha portato Noci alla ribalta delle cronache nazionale, facendoci fare una figura barbina si è espresso Leo Rinaldi.

Leo Rinaldi ha voluto fortemente ribadire alcune verità e ha scelto Leggi Noci.

“Sono solidale al sindaco Nisi- esordisce – all’epoca dei fatti ero consigliere comunale di Noi per Noci (parliamo del 2011 e si era al secondo mandato dell’era Liuzzi), la questione strada lago Milecchia è un  intervento posto in essere all’epoca, e rientrava in una serie di provvedimenti atti alla riqualificazione di quell’area urbana.  All’epoca grazie anche alle sollecitudini di vari residenti della zona si decise di provvedere alla sistemazione con l’asfalto di quella famosa strada.

Erano previsti una serie di interventi finanziati dalla Regione Puglia, all’epoca dei fatti l’Assessore ai lavori pubblici era Stanislao Morea, e capo dell’ufficio tecnico l’ingegnere Pezzolla, che posero in essere l’intera serie di interventi, tra i quali anche la benedetta strada incriminata.

Ci furono una serie di riunioni a cui io personalmente ho partecipato, facendo parte della commissione, poi gli interventi e nella fattispecie Lago Milecchia vennero accantonate. Quindi è giusto che oggi le responsabilità dell’accaduto siano ripartite, il  sindaco Nisi all’epoca dei fatti consigliere comunale eletto nelle fila del PD, era componente della minoranza, quindi non responsabile dei provvedimenti presi allora, lui oggi ha solamente attuato quei provvedimenti, non poteva fare altrimenti. Quindi trovo ingiusto oggi inveire contro di lui e l’attuale capo dell’ufficio tecnico Giuseppe Gabriele. Se si è peccato di superficialità, lo si è fatto all’epoca dei fatti che oggi racconto, poiché, quella zona era già stata dichiarata SIC. Quindi trovo giusto che se colpe ci sono vanno ripartite, tra chi ha deciso all’epoca il provvedimento e chi oggi lo ha realizzato. Le responsabilità vanno equamente  divise”.

Così  parlò Leo Rinaldi.

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