Prevenzione del danno renale e trattamento nella terza età

NOCI – “Dieta o nutrizione per la prevenzione della malattia renale cronica? Lo stile di vita mediterraneo, gli alimenti funzionali e il benessere intestinale: hanno un ruolo nella prevenzione del rischio cardiovascolare?” Sono queste le domande a cui il professore Loreto Gesualdo, direttore S.C. Nefrologia Policlinico di Bari e Preside della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari, ha cercato di rispondere durante la prima conferenza medico-scientifica, coordinata dal professore Nicola Simonetti, che si è svolta nella giornata di sabato 13 febbraio presso la sala convegni Pio XII a Noci, nel corso del nono anno accademico dell’UTEN per la sensibilizzazione e la prevenzione nella Terza Età.

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Quindi quale miglior posto, se non Noci, città dell’enogastronomia, per parlare di buona alimentazione e benessere intestinale? È proprio su questo che si è voluto puntare durante la relazione della tesi, per intercettare tutti i danni che una cattiva alimentazione, legata a scorretti stili di vita, possono causare, specialmente per la classe di età più avanzata, dalla malattia renale cronica, alle insufficienze renali e alle disfunzioni endoteliali. Questo perché i reni sono strettamente collegati al cuore, e si potrebbe incorrere a problemi cardiovascolari. Quindi come è possibile prevenire? Tramite un’alimentazione mediterranea, ricca di legumi, prodotti integrali, frutta e verdura, senza far mancare la carne rossa e gli insaccati che proprio nell’ultimo periodo hanno fatto discutere, assumendone in piccole quantità senza esagerare, eliminando dall’alimentazione bibite gassate e ricche di fruttosio e diminuendo le quantità di sale nei cibi. E poi attività fisica regolare, astinenza dal fumo, acqua (i consigliati 2 litri giornalieri), prodotti locali, stagionali (e non coltivati in serre) e soprattutto di qualità, senza farci mancare la convivialità perché quando si è a tavola bisogna star bene. “L’alimentazione mediterranea non è solo cibo, ma anche alimentazione dei colori e dei sapori” conclude Gesualdo, che citando Ippocrate ribadisce che “il cibo è per tutti noi la miglior cura. Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute. E l’intestino inizierà a stare bene e la mattina canterà”.

A conclusione dell’evento è stato consegnato un attestato di gratitudine e simpatia al professore Loreto Gesualdo a nome del consiglio direttivo dell’UTEN che rinnova l’appuntamento sabato 20 febbraio con la conferenza dal titolo “Occhio al diabete!”.

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