Pierangelo Della Corte (Italia Sovrana e Popolare): “Il Paese va incontro ad uno tsunami economico e sociale”

Pierangelo Della Corte, Segretario del Partito Comunista di Noci, dopo quattro anni e mezzo gli italiani ritorneranno al voto il prossimo 25 Settembre. Che elezioni saranno? Che significato avranno?
La campagna elettorale da parte delle forze di sistema sta già dando uno specchio chiaro della loro totale mancanza di soluzioni per i danni creati in questi anni e che hanno raggiunto il culmine in questi mesi. Non parlano di negoziati di pace, non parlano di nazionalizzazione dei settori strategici, non parlano dell’inflazione che mangia gli stipendi degli italiani (i più bassi in Europa), cioè di decisioni importanti che significano una presa di responsabilità nei confronti della vita dei cittadini, parlano di peppa pig e della sirenetta. Perché? Semplicemente perché centro destra e centro sinistra sulle questioni economiche sono identici, sulla guerra sono identici, sul demolire i diritti dei lavoratori sono identici quindi giocano su questioni di poca importanza per la vita dei cittadini per far apparire una contrapposizione che in realtà non esiste!
Il voto del 25 settembre non sarà solo un voto politico ma un vero e proprio referendum, da una parte centro destra, centro sinistra e movimento 5 stelle, cioè i partiti delle restrizioni, ieri sanitarie oggi energetiche, delle sanzioni che colpiscono gli interessi economici italiani, dell’aumento delle spese militari e della guerra; dall’altra i partiti antisistema che vogliono cancellare tutto questo.

Lei è il Segretario del Partito Comunista Noci, partito che assieme ad altre realtà partitiche ha formato la “Italia Sovrana e Popolare”. Qual è la proposta programmatica della lista? Perché gli elettori dovrebbero accordare a voi la preferenza?
Italia Sovrana e Popolare per quello detto nella prima risposta, vuole l’uscita dall’Unione Europea e dalla NATO, lo stop all’invio di armi e delle sanzioni alla Russia per una posizione neutrale e di mediazione dell’Italia, la fine di tutte le restrizioni Covid, la ricostruzione di una sanità pubblica e investimenti nella sanità di prossimità, un salario minimo a 1200euro mensili, abrogazione delle norme sulla precarizzazione e della riforma Fornero.
L’Italia sta andando incontro ad un disastro economico senza eguali e balla sul filo di un conflitto mondiale. I responsabili sono tutti i partiti che negli ultimi 30 anni hanno distrutto e svenduto il nostro paese, riducendo la quinta potenza mondiale ad un paese del terzo mondo. Rivotare i responsabili di questo disastro significa non voler bene a se stessi e al proprio paese.

Quali sono i timori degli italiani? Quali sono le risposte immediate che si aspettano dalla politica?
Nei prossimi mesi se non si cambia rotta ci saranno migliaia di aziende che falliranno a causa del caro energia e della competizione sleale da parte di chi ci ha condotto in questa situazione: gli Stati Uniti. Un imprenditore statunitense ad oggi paga l’energia elettrica 10 volte meno rispetto ad uno italiano per non nominare multinazionali come Amazon che pagano quasi 0 di tasse nel nostro paese. Ci saranno milioni di posti di lavoro persi, milioni di famiglie non riusciranno a pagare le bollette con l’ipotesi sempre più concreta di un’escalation della guerra tra Stati Uniti e Russia. Sono convinto che la maggioranza degli italiani non cadrà nuovamente nel gioco della finta contrapposizione tra destra e sinistra e sa che la data del 25 settembre segna un vero e proprio spartiacque.

Qual è il rapporto tra classe politica e popolo? Quali distanze bisogna colmare?
La classe politica italiana è totalmente distaccata dalla realtà, basti vedere come la pensano gli italiani sulla guerra e le decisioni prese dal governo del banchiere Draghi, esattamente opposte. Non ci sono distanze da colmare, sono 30 anni che centro destra e centro sinistra portano avanti il giochetto delle parti durante la campagna elettorale ma sono sempre d’accordo quando devono portare avanti politiche contro gli interessi degli italiani. Non dimentichiamo i danni del Governo Monti con centro destra e centro sinistra uniti contro gli italiani, qualcuno oggi come la Meloni dice di voler cancellare la riforma Fornero forse qualcuno dovrebbe ricordarle che l’ha votata oppure Letta che parla di caro energia dovrebbe rileggersi un decreto che porta il suo nome, non dobbiamo dimenticare la pessima gestione della pandemia da parte del governo Conte prima e di quello Draghi dopo, i soldi degli italiani buttati per i famosi banchi a rotelle, le pessime decisioni in politica estera che hanno condotto di fatti il nostro paese in guerra.
Questa gente ha distrutto il paese ed arrivato il momento che la peggior classe politica della storia repubblicana venga spazzata via.

Cosa differenzia la vostra lista con le ulteriori forze di sinistra in campo in queste elezioni politiche?
La politiche di sinistra dovrebbero essere dalla parte dei lavoratori, dalla parte delle famiglie, dovrebbero salvaguardare gli interessi e la sovranità del nostro paese, dovrebbero ripudiare la guerra, dovrebbero assicurare ai cittadini un’esistenza libera e dignitosa. Tranne ITALIA SOVRANA E POPOLARE, non mi pare che ce ne siano altre in Italia.

Un ultimo messaggio agli elettori?
Il paese va incontro ad uno tsunami economico e sociale, chi ha causato questa situazione non può risolverla perché servile ai poteri sovranazionali e antidemocratici. ITALIA SOVRANA E POPOLARE ha già nel nome il suo programma politico e la visone del paese che vuole. Un’Italia SOVRANA, un termine infangato e portato ad avere un significato negativo sia da destra che da sinistra con l’aiuto dei giornali al proprio servizio. “La sovranità appartiene al popolo” recita il primo articolo della costituzione italiana e dire il contrario vuol dire tradire il paese oltre che alla costituzione. Non più Bruxelles e Washington a prendere decisioni per noi mai gli italiani.

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