Nuovi toponimi, Nisi: “un atto d’amore nei confronti di queste persone”

NOCI – Sarà oggetto di un incontro pubblico promosso dal Pd il prossimo 7 maggio, ma sabato scorso l’amministrazione comunale, a seguito di una delibera di giunta della passata amministrazione Liuzzi, ha celebrato alcuni uomini illustri della cittadina murgiana dedicando delle strade in loro onore. «Oggi andiamo a completare un percorso iniziato quattro anni fa tramite una delibera di giunta» ha esordito il sindaco Domenico Nisi. «Oggi diamo dignità a questo complesso insediativo. Dobbiamo trasferire alle nuove generazioni la conoscenza di queste persone». Il riferimento è ai sindaci Tutuccio Putignano e Antonio Ricco, quest’ultimo famoso per la piscina comunale oggi sede di lavori del Mu.Ra. ancora incompleto. «È semplicemente un atto d’amore nei confronti di queste persone» chiude il primo cittadino. «Fortunatamente sta per riprendere l’attività di edilizia grazie a dei nuovi comparti e quindi gli uffici sono a lavoro per intitolare le nuove strade anche delle diverse istanze pervenute anche da Giulia Basile sui toponimi femminili».

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La parola è quindi passata a Nicola Putignano, figlio di Tutuccio, che ha ringraziato i compagni socialisti e l’ex sindaco, oggi senatore della repubblica Piero Liuzzi. «La via che andiamo a denominare quest’oggi testimonia la correttezza di un bisogno, ovvero la storia di un paese. Vi ringrazio perché oggi abbiamo quello che mio padre avrebbe voluto». Diverso il contributo di Giuseppe Ricco: «È la giusta cornice di un percorso iniziato nella notte dei tempi. La piscina è servita per formare tante persone e per dare lavoro. Inoltre alla piscina si dedicavano le dichiarazioni d’amore, dopodiché sono sparite anche quelle. Sono veramente grato a tutte le persone che hanno voluto omaggiare Antonio Ricco come amministratore». Sulla targa vi è una dimenticanza: non è inserita la voce politico ma solo avvocato.

Per Giulia Basile «la targa deve essere metafora di qualcosa di molto più pieno, rappresenta una testimonianza.   Le strade libere le fanno gli uomini e le donne che le attraversano. Antonietta de Pace è un’eroina dell’unità d’Italia che oggi vede l’intitolazione di una scuola a Gallipoli (paese natio) ed una scuola a Lecce, solo dopo 151 anni. «Questa donna, pur piccola di statura,  – la descrive Basile – era stata capace di fare cose immense. Addirittura ha finto di innamorarsi di un marinaio per trasmettere lettere criptate a Mazzini a Londra. Il successo della sua azione è diventata pubblica quando Giuseppe Garibaldi è entrato a Napoli accompagnato appunto da Antonietta De Pace e Emma Ferrini con cotanto di onori e medaglie sul petto» (particolare del quadro in basso). «Noi abbiamo fatto l’Italia ma sta a voi migliorarla e onorarla» era il motto della de Pace, ed anche il significato che si è voluto trasmettere con la cerimonia di intitolazione viaria.

 

L’incontro di sabato scorso si è concluso con l’invito da parte dei residenti della zona Abitarea all’amministrazione di installare una statua dedicata a San Vito.

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(Ingresso di Garibaldi a Napoli il 7 settembre 1860, custodito presso Museo Civico di Castel Nuovo, Napoli – particolare)

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