Notarnicola (Udc): “il sindaco non è credibile”

NOCI – A seguito della comunicazione dell’assessore Antonio Locorotondo che ha rotto il silenzio confermando il proprio sostegno alla giunta Nisi, arriva il parere di Enzo Notarnicola commissario cittadino dell’Udc, il quale rimprovera all’attuale governo cittadino di non essere credibile al cospetto della cittadinanza nocese e motiva la fuoriuscita del partito dalla giunta.

«La scelta di uscire – esordisce Notarnicola – è dipesa da un accordo col sindaco perché ci chiese all’epoca di sostituire l’assessore Giuseppe Notarnicola perché non riusciva a governare con Vittorio Lippolis e Antonio Locorotondo e lui non ha comunicato nulla del lavoro di giunta. Quando una forza politica viene ignorata dalla propria maggioranza e dal suo titolare vuol dire che non ci siamo sotto nessun punto di vista perché per me il signor Domenico Nisi tutto può gestire tranne un’amministrazione comunale, può gestire un pollaio perché non è sincero di quello che dice e quello che fa».

Può spiegare meglio? «Per mantenersi la sedia il sindaco sta facendo più compromessi di quelli che può perché dopo che sul palco se ne sono dette di tutti i colori ora Morea e Nisi si ritrovano sottobraccio e per trovarsi sottobraccio vuol dire che c’è un anello che li lega».

E questo significa che non sarebbe credibile? «No, perché non ha mantenuto fede alle sue parole. E poi penso che mi voleva fare il pesce d’aprile, un sarago o forse un tonno, chiedendomi la proroga alla sostituzione assessorile di un altro mese. E perché il signor Nuccio Guagnano mi ha portato più volte dal sindaco per la sostituzione del signor Locorotondo, ma quando ha visto che giustamente si sarebbe dovuta rispettare la graduatoria della lista che non lo avrebbe visto assessore, allora si è scatenato il fuoco. Allora se la sostituzione si sarebbe fatta con Guagnano era tutto apposto, altrimenti niente».

Come risponde alla nota di Antonio Locorotondo? «Sia il sindaco che Fabrizio Notarnicola volevano che l’assessore Locorotondo scivolasse, allora volevo ricordare una barzelletta di Mudù, dove le signore di un paese andavano dal parroco confessando i tradimenti ai propri mariti e il parroco rispondeva: “non devi dire tradito, dì che sei scivolata”. Allorché cambia il parroco del paese e le signore nel confessare i propri tradimenti dicevano al parroco di essere scivolate. Il nuovo parroco allora decise di interpellare il sindaco dicendo: “sindaco bisogna rifare le strade perché le signore mi dicono che sono scivolate”. Al che tutti i consiglieri (compreso il sindaco) scoppiarono in una grossa risata. Allora il parroco rispose: “perché ride sindaco? Vede che anche sua moglie è scivolata”. Così anche Locorotondo è scivolato, vedi la pista di ghiaccio già precedentemente comunicato, ma nessuno ha fatto nulla».

Secondo lei l’intero consiglio può prendere posizione in merito alla vicenda? «Qui vi racconto un’altra storia. Un imprenditore agricolo aveva reclutato dei braccianti accalappiandoli con un uovo, facendo credere ad ognuno di essere un bracciante speciale. Questo li doveva far lavorare maggiormente vista la ricompensa. In realtà l’imprenditore aveva dato a tutti l’uovo e quindi li aveva presi in giro tutti ottenendo solo il proprio scopo che era quello di terminare il prima possibile l’aratura del campo. Ai consiglieri dico di dire sempre la verità e di non fare gli uomini dell’uovo, senza occultare niente: dire le cose come stanno. Al sindaco dico invece di non fare l’uomo di mer (declinandolo alla francese ndr) perché in mezzo al mare se non sai nuotare affoghi, e il sindaco sta affogando».

La scelta dell’Udc di uscire dalla maggioranza può dirsi definitiva? Non posso fare la fine del gatto. Se il gatto attraversa tutta la strada può mettersi in salvo, se arriva a metà e torna indietro rischia di essere travolto. 

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