Nocinbici, 4° ciclotrekking nel paese fantasma

NOCI – Ancora una volta successo e soddisfazione per il quarto ciclotrekking esplorativo del 2016, organizzato dall’Asd Nocinbici. Sabato 17 aprile la meta dei bikers è stata Craco, uno dei “paesi fantasmi” della Basilicata, così chiamato a seguito delle sfortunate catastrofi naturali che hanno colpito il paese nel secolo scorso, a partire dalla frana degli anni ’60. L’area, distante 58 km da Matera, fu progressivamente evacuata e gli abitanti si mossero verso valle, in quello che oggi è il centro abitato, Craco Peschiera. Nel ’72 il territorio fu soggetto ad un’alluvione e negli anni ’80 ad un terremoto che ha fatto sì che l’area venisse completamente abbandonata ed assumesse il titolo di “città fantasma”. Questa località ha così guadagnato l’attenzione di turisti e registi ma non dei ciclisti come ci spiega l’organizzatore, nonché responsabile ciclotrekking della società nocese, Orazio P. Sansonetti: “Grazie alle nostre conoscenze cartografiche abbiamo predisposto un disegno del percorso per questa zona così poco battuta e conosciuta dai ciclisti”.

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Muovendo dalla zona abitata, Craco Peschiera, i trenta bikers hanno potuto scoprire un paesaggio superbo ed in particolare la piana dei calanchi, montagne di sabbia fossile e il massiccio roccioso di Timpa Petrolla, una sporgenza dove un tempo vi era una delle tre torri di avvistamento dell’area. Assolutamente positivo è il bilancio di Sansonetti: “Hanno partecipato persone di svariata provenienza, dalle zone di Taranto, Brindisi, Bari, Andria e alcuni anche dalla Basilicata ed inoltre vi è stata l’adesione di altre associazioni tra cui la Maximalbike di Casamassima. Insomma anche questa volta grandi soddisfazioni per noi organizzatori e per i partecipanti che sono già curiosi di scoprire la prossima tappa. Possiamo già dire che l’appuntamento di maggio si terrà nella zona di Torre Saturo e Pulsano e sarà un’esperienza in cui uniremo l’archeologia all’architettura militare in quanto visiteremo sia il Parco Archeologico di Torre Saturo sia due dei rifugi militari più grandi del Sud”.

 

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