Noci si afferma come Capitale Enogastronomica della Puglia

Noci capitale del gusto e della gola. Il ritorno di “Bacco nelle gnostre” ha segnato una conferma per la cittadina pugliese, trasformandola per due giorni nella capitale enogastronomica della Puglia. Dopo la pandemia, infatti, questa grande festa d’autunno, giunta alla ventesima edizione, ha attratto 100.000 presenze, registrando lusinghieri apprezzamenti del pubblico e degli operatori. Nella serata di sabato scorso, nonostante il fresco autunnale, le strade del borgo antico e l’estramurale sono state invase da migliaia di “gastronauti” pronti ad immergersi nell’atmosfera magica di Bacco. Stesso copione per la domenica quando, sin dalle prime ore del mattino, sotto un cielo sereno ed un clima piacevole, Noci ha riaperto le porte ai tanti visitatori giunti da ogni angolo della Puglia e non solo. L’evento ha evidenziato la forte vocazione enogastronomica locale e regionale, con la presenza di 15 rinomate case vitivinicole, le bontà di 7 caseifici e una ventina di aziende agroalimentari. La varietà e la qualità delle proposte culinarie hanno deliziato i tanti partecipanti, confermando l’impegno della comunità nella valorizzazione del territorio. Grande successo per il “piatto” e il “panino di Bacco”, molto apprezzati per il sapore di ingredienti scelti dalla tradizione culinaria del territorio della Valle d’Itria. In piazza Garibaldi una scenografia con trulli e muretti a secco ha ospitato le fragranze delle caldarroste. Consumate circa cinquanta quintali di castagne. La ventesima edizione ha esaltato non solo la cultura enogastronomica, ma ha proposto anche un ricco programma artistico e culturale. Tutti col naso all’insù per ammirare, in Largo Calvario, la poetica performance di Elisa Barucchieri della compagnia di danze aeree Resextensa. La sua esibizione, dedicata alla pace in un mondo segnato da conflitti, ha incantato i presenti con spettacolari acrobazie intorno a una sfera di 5 metri di diametro sospesa a vertiginose altezze, aggiungendo un tocco di magia e meraviglia alla manifestazione. Il Chiostro delle Clarisse, invece, ha ospitato una preziosa collezione di “capasoni”, antiche e mastodontiche ceramiche di Grottaglie deputate a contenere vino (l’esposizione sarà visitabile fino al 30 novembre). Tra gli ospiti di questa edizione, la presenza di Nunzia Caputo, conosciuta come “Nunzia delle orecchiette”, di Bari Vecchia, simpaticamente impegnata in uno esilarante show cooking. Ampia l’offerta musicale. Una ventina tra band, gruppi folk e sbandieratori dislocati per la sagra con richiami alla grande tradizione pugliese e nocese del canto popolare. E grande partecipazione di escursionisti alla scoperta delle bellezze naturali e storico – architettoniche del vasto territorio nocese organizzate dalle associazioni “Trek&Food” e “Terre delle Noci”. “Ancora una volta Bacco nelle gnostre si è rivelato un fantasmagorico contenitore di esperienze, emozioni, gusto e sapori – commenta Piero Liuzzi, Presidente dell’Associazione Culturale Acuto – Formiche di Puglia, organizzatrice dell’evento – Una cornucopia di cibo e di abbinamenti innovativi, il regno dell’ottimo vino, la casa della creatività artistica. Insomma, un contributo alla serenità degli avventori, un’occasione per riflettere sulle emergenze dell’attualità, un richiamo alla responsabilità alimentare, una buona opportunità per intrecciare emozioni.” Questa edizione di “Bacco nelle gnostre” non solo ha riaffermato Noci come capitale enogastronomica della Puglia, ma ha anche celebrato la cultura e l’arte che rendono questo territorio unico e inimitabile.

 

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