NOCI – Abbiamo incontrato il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Mariano Lippolis che a Leggi Noci illustra quanto approvato in consiglio comunale su una questione importante quale è la lotta al randagismo.
Consigliere Lippolis la lotta al randagismo è stato il suo cavallo di battaglia anche in campagna elettorale ci vuole illustrare quanto accaduto?
Il consiglio ha finalmente approvato questo regolamento che disciplina le adozioni dei cani custoditi presso il canile convenzionato con l’Ente. Questo provvedimento ha una triplice valenza, innanzitutto ritrae l’ambizione di dare ai cani custoditi presso il canile un’esistenza migliore, quella di garantire il benessere dei cani attraverso il loro affido. Poi quella di prevenire il sovraffollamento della struttura convenzionata deputata al loro ricovero, anche se è erroneo parlare di prevenzione dal momento che oggi presso il canile “Natura Center” siamo il Comune che possiede, rispetto ad altri Comuni, il maggior numero di cani, e questo perché dal 2000 ad oggi le diverse amministrazioni che si sono succedute hanno preferito mettere la polvere sotto il tappeto più che mettere in piedi una seria azione di contrasto a questo fenomeno. E il randagismo pone diversi problemi, tra cui anche igiene e sicurezza pubblica. E in ultimo questo provvedimento potrebbe potenzialmente e nel pluriennale produrre un economia di spesa per il Comune relativamente al mantenimento dei cani ricoverati presso la struttura convenzionata.
Quali vantaggi offrirà il nuovo progetto?
Oggi il nostro Comune spende circa 130.000€ di soldi pubblici per il mantenimento dei cani. Il contributo che il Comune oggi corrisponde al canile convenzionato verrà corrisposto alla famiglia, al singolo, all’azienda o all’associazione che vorrà adottare un cane. Un contributo, annuale e fino a vita del cane, che dipenderà esclusivamente dalla taglia dell’animale che si vorrà adottare. Spesso ad inibire l’adozione di un cane sono le spese che occorrono al suo mantenimento, spese che oggettivamente ci sono e che chi possiede un cane ben conosce. Il contributo che il Comune elargirà a favore dell’adottante quindi è da intendersi come un piccolo sostegno, un “incoraggiamento” utile a sciogliere le riserve che possono frenare ad accogliere in casa un randagio. Sono tanti i Comuni che in Italia hanno posto in essere misure similari a questa, alcuni Comuni hanno previsto uno sconto sulla Tari, altri come noi un contributo economico.
L’approvazione del nuovo regolamento è avvenuta senza il voto delle forze di opposizione, a noi risulta che fosse contraria, tanto da proporre un emendamento, cosa ci dice al riguardo?
Mi fa specie che l’opposizione tutta in consiglio comunale si sia astenuta nella votazione di questo regolamento, proponendo addirittura che venisse eliminata dal dispositivo l’elargizione del contributo economico. Accogliere questo emendamento da parte della maggioranza avrebbe significato rendere inutile l’approvazione del regolamento stesso. Il regolamento approvato non inaugura la possibilità di adottare un cane, possibilità che esiste e che è sempre esistita ma che purtroppo è stata sempre poco praticata. Negli ultimi due anni e mezzo i cani adottati saranno stati circa 10. Se questo provvedimento dovesse sortire l’effetto sperato non è escluso che in futuro si possano apportare modifiche e migliorie. Penso ad esempio a qualcosa per incentivare l’adozione di cani anziani ricoverati presso il canile. Come ho già detto in consiglio comunale questo regolamento fa parte di quello che io ho spesso definito “pacchetto anti randagismo” e che si compone di cinque proposte di provvedimento. Per chi ha seguito il dibattito politico degli ultimi otto anni saprà benissimo che sono proposte che Rifondazione Comunista propone sin dal 2009. Le abbiamo inserite nel programma del centro sinistra prima e nell’accordo programmatico dopo e oggi pian piano iniziano a diventare realtà. Inoltre, il regolamento che disciplina l’adozione dei randagi ricoverati presso il canile convenzionato, ritengo sia il provvedimento minore contenuto nel “pacchetto anti randagismo”.
La costruzione del canile a Noci, da sempre proposta dal suo partito e da lei, si farà? Ci vuole parlare del progetto?
Vi è la proposta di dotare il Comune di un canile sanitario, progetto che i nostri uffici comunali competenti hanno già protocollato all’Asl e per cui aspettiamo i pareri. C’è la proposta di foraggiare la sterilizzazione dei cani padronali, e sono da poco scaduti i termini per partecipare ad un bando che consente ai cittadini di sterilizzare il proprio cane gratuitamente. C’è la proposta di promuovere un piano di microchippature gratuito per cani padronali (obbligatoria per legge). E in ultimo la proposta più importante e che secondo me potrebbe davvero porre un argine al fenomeno randagismo: il controllo della nascite da effettuarsi attraverso la sterilizzazione e reimmissione sul territorio dei cani randagi. Questa proposta richiede però tempo per essere posta in atto, poiché per reimmettere sul territorio i cani sterilizzati c’è bisogno che il Comune si doti di una polizza assicurativa. E il nostro Comune non ha più copertura assicurativa da ormai molti anni. Vi è la necessità quindi di stipulare una polizza ad hoc per la reimmissione sul territorio dei randagi. Ma anche su questo provvedimento, con il Sindaco Nisi e l’Ass. Parchitelli, siamo già al lavoro. Gli unici che sento di dover ringraziare per il grande lavoro che da anni e quotidianamente svolgono sono i tanti volontari operati sul nostro territorio. Spesso inascoltati dalle amministrazioni, si adoperano con grande dedizione e spirito di sacrificio per porre un freno al randagismo. L’auspicio è che si crei con l’attuale amministrazione un dialogo proficuo e una sinergia che ci possa vedere insieme nell’affrontare e risolvere questo problema.
Una sua personale battaglia e del suo partito portata a compimento è soddisfatto dei risultati sin qui ottenuti?
Non posso che esprimere soddisfazione a nome della forza politica che rappresento per l’ottenimento di questi risultati politici, sono proposte che come ho già detto sono vecchie di quasi 10 anni e che se fossero state poste in essere prima di oggi avrebbero fatto si che quella che attualmente è un “emergenza”, non lo fosse. Cinque provvedimenti in tema di randagismo che si vanno a sommare a circa altre ventidue proposte presentate in altri ambiti (alcune realizzate, altre da realizzarsi ed altre ancora da discutere con la maggioranza di governo) e che fanno del Gruppo Sinistra e di Rifondazione Comunista una forza politica matura e coscienziosa e che in questo accordo programmatico, come è giusto che sia, predilige all’acquisizione di posti di potere, ai complotti o alle discussioni sterili, la proposta politica ed il lavoro per cambiare lo stato di cose esistente.