L’ingegnere nocese Silvestri inventa un “robot” per far fronte all’emergenza Covid-19

NOCI – Un robot che risponde ai numerosi interrogativi circa l’emergenza Coronavirus, tra servizi, autocertificazioni e autorizzazioni: è questa la geniale invenzione dell’ingegnere informatico nocese Domenicomichele Silvestri. Una soluzione smart per far fronte ad uno dei più urgenti problemi al tempo del Covid-19, quello delle indispensabili informazioni tecniche e sanitarie, in una lotta costante e necessaria contro le dilaganti fake news. A raccontarci di cosa si tratta, ai nostri taccuini, è il nostro acutissimo compaesano: dott. Silvestri.

Può spiegarci, anche per noi non “addetti ai lavori”, in cosa consiste questa geniale invenzione?

Il progetto è un chatbot, ovvero un sistema che simula la conversazione con un operatore ed ha lo scopo di fornire risposte certificate circa il coronavirus. A tal motivo il chatbot attinge direttamente dal sito web del Ministero della Salute per rispondere a tutti i quesiti che un cittadino potrebbe avere a riguardo. Per motivi di sicurezza si è scelto di convogliare l’interazione del cittadino con il chatbot attraverso una serie di domande e risposte predefinite. Ciò è stato scelto poiché, vista la posta in gioco, non potevamo permetterci nessun malinteso dovuto alla errata comprensione di domande aperte che l’utente avrebbe potuto effettuare. Il chatbot è suddiviso in diverse sezioni ed è costantemente aggiornato e supportato da tutto il team. Attualmente oltre a fornire informazioni sul coronavirus è fornito anche di una sezione in cui è possibile individuare tutte le fake news attualmente in circolazione. Non a caso il fine primario dell’intero progetto già dal giorno 0 è stato quello di contrastare questa piaga digitale.

Ma com’è nata l’idea?

Il progetto nasce in Università, precisamente in Sapienza Università di Roma dove attualmente seguo il percorso di Dottorato di Ricerca presso il Dipartimento di Informatica. L’idea è nata intorno al 24 febbraio, ci siamo ritrovati a chiederci cosa avremmo potuto fare noi, da Informatici, in questa situazione. Abbiamo subito notato come la rete fosse già infestata da decine di fake news e all’ennesima catena di fake news ricevuta su WhatsApp abbiamo deciso di agire. Nel team con me ci sono altri miei colleghi dottorandi in Informatica e studenti di Informatica Magistrale. Il team al completo è composto oltre che da: Francesco Paolo Russo, Andrea Coletta, Maurizio Natalia, Mauro Piva, Matteo Rai, Domenicomichele Silvestri, Marco Silipigni, Gustavo Salvini, Annalisa Milani. Abbiamo deciso di proporre il nostro lavoro in modo completamente gratuito il quale è stato accolto subito con entusiasmo dall’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio e dal professor Domenico De Masi aderendo quindi al progetto Opera2030 attraverso la Fondazione UniVerde.

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