Don Nicola Bux: “I sacramenti sono come i medicinali e con loro non si scherza”

NOCI – Penultimo appuntamento con i Presidi del Libro di Noci, che ritornano, dopo un breve periodo di pausa, con gli ultimi due dei cinque appuntamenti del programma “Salotti Letterari Itineranti”. Lo scorso 25 giugno, all’interno del Chiostro di San Domenico si è svolto l’incontro con il padre Nicola Bux, docente di Facoltà Teologica e Issr, Padre Spirituale della Confraternita San Giuseppe a Bari e Consultore della Congregazione Cause dei Santi e Dottrina della Fede. Il libro “Con i sacramenti non si scherza”, presentato da Rocco Roberto e Stefano Verdiani alla comunità nocese, affronta la liturgia moderna, ponendo l’attenzione e spiegando al lettore, come in una lezione di catechismo, i sette sacramenti, da cui il titolo del libro. Molto interessante la copertina, raffigurante il matrimonio tra due supereroi, Batman e Wonder Woman, che ricordano appunto che i sacramenti sono qualcosa di importante nella vita religiosa dell’uomo, quindi non bisogna prenderli alla leggera e non bisogna fraintenderli.

«Il rapporto con Dio – spiega Bux – è un rapporto di culto, cioè un rapporto “coltivato”. Il culto è un qualcosa che parte dall’alto per arrivare in basso. Ed esige, da parte di chi lo vive e lo celebra, una cura del rapporto, come un rapporto d’amicizia fatta di regole da rispettare. Il rapporto con Dio è il top dei rapporti che un essere umano possa avere. La liturgia, quindi, è qualcosa di divino e ha necessariamente delle forme arcaiche. Oggi però il culto divino diventa spettacolo e per questo motivo con i sacramenti non si scherza. Quando alla liturgia scatta l’applauso vuol dire che è uno spettacolo a sfondo religioso. Nella generazione attuale c’è una ricerca nuova di culto. C’è una nuova generazione che la fa e la pensa diversamente».

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Dopo queste prime precisazioni, si entra nel vivo dell’evento con la spiegazione di alcuni dei sacramenti presenti nel libro. Si parla di confessione e di come questa sia «uno dei sacramenti più difficili perché permette di “vuotare il sacco”. È un sacramento delicatissimo. È il momento in cui una persona mostra la conoscenza di aver offeso Dio»; si parla di cresima, e di come questa sia vista come un esame di maturità. «Come può essere la maturità cristiana se il massimo sacramento è l’eucarestia? Perché attraverso l’eucarestia un cristiano deve saper distinguere la verità dalla menzogna. Quindi diventa il sacramento della testimonianza, per capire come combattere la menzogna»; si accenna al matrimonio e alla castità e di come questa oggi sia diventata «libera di essere utilizzata secondo il desiderio», complice dei molti femminicidi, di cui in questo periodo se ne sente parlare sempre più, finendo per spiegare come i sacerdoti attraverso l’ordine, abbiamo il compito «di guarire e salvare l’uomo attraverso i sacramenti, perché essi danno la direzione di marcia». «I sacramenti sono come i medicinali» spiega Bux, utilizzando spesso, all’interno dei suoi interventi, questo accostamento, spiegando di non abusarne. «Se si assumono quando non ce n’è bisogno, fanno un altro effetto. I sacramenti hanno delle condizioni da rispettare ed il massimo effetto che possono produrre è la resurrezione».

I presidi del Libro vi ricordano l’ultimo appuntamento, venerdì 8 luglio alle ore 18.30, con l’autore Lino Angiulli e la presentazione del libro “Ovvero”.

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