Il Consiglio Comunale approva il Programma comunale degli interventi per il Diritto allo Studio 2023

Si è riunito ieri, 30 novembre, il Consiglio Comunale, in sessione ordinaria e pubblica.
Al varo dell’assise il Programma comunale degli interventi per il Diritto allo Studio per l’anno 2023, in applicazione della Legge Regionale n. 31/2009, che ha come obiettivo quello di promuovere e sostenere azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio, attraverso la programmazione di interventi diretti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale.

Si tratta di uno strumento di programmazione annuale, attraverso il quale l’Amministrazione Comunale garantisce, sostiene e promuove l’azione delle Istituzioni Scolastiche in forte sinergia e collaborazione tra Comune, Scuole, realtà territoriali e famiglie.

Anche in un periodo di sempre maggiori ristrettezze economiche, l’impegno dell’Amministrazione Comunale è volto al mantenimento dei servizi essenziali, quali la mensa scolastica, il servizio trasporto e la fornitura di libri scolastici gratuiti per la scuola primaria e quelli relativi all’accesso all’istruzione obbligatoria agli studenti diversamente abili. A carico del Comune sono anche le manutenzioni e le utenze. Inoltre, come già nelle precedenti annualità, si è voluta ampliare l’offerta formativa e didattica attraverso attività e progetti finalizzati all’educazione alimentare, ambientale, musicale e motoria.

Sulla base dei dati riferiti alla popolazione scolastica, ai servizi scolastici offerti e agli stanziamenti disponibili per l’esercizio 2022, la Regione Puglia – Sezione Istruzione e Università, ha assegnato al Comune di Noci € 35.680,00, ripartiti tra mensa (€ 31.541,00), trasporto (€2.400,00) e altri servizi (€ 1.739,00).

Per l’anno 2023, il programma Comunale di interventi si pone, nelle sue linee essenziali, in continuità con quello del precedente anno scolastico e si arricchisce di nuovi interventi di politica educativa e formativa.

Secondo i prospetti forniti dalle Scuole, risultano iscritti nell’anno scolastico 2022/2023, 382 alunni nella Scuole dell’infanzia, 688 alunni nelle Scuole Primarie, 456 alunni nelle Scuole secondare di primo grado e 564 nella Scuole secondare di secondo grado.

Il Piano per il Diritto allo Studio 2023, che di seguito sarà ulteriormente dettagliato, ha un valore complessivo di € 502.275,00, di cui € 265.275,00 richiesti alla Regione Puglia. Lo stesso è stato approvato unanimemente dal Consiglio Comunale.

«In quanto amministratori locali, abbiamo il dovere di agire costantemente un ruolo di garanti, facilitatori, soprattutto se siamo convinti – e io lo sono profondamente – che l’estensione del tempo scuola possa offrire nuove opportunità di apprendimento e di socialità – commenta l’Assessora all’Offerta Formativa Marta Jerovante, nella lunga e articolata relazione con cui ha presentato il Piano. – Questo perché il tempo scuola si pone come risposta a una domanda sociale: per esempio ad una diversa organizzazione familiare, derivante da una crescente incidenza del lavoro femminile extradomestico, o alla presenza di famiglie “nucleari”, alle esigenze del mondo del lavoro. Se però la configurazione territoriale dell’offerta del tempo pieno, comunque più esteso, sembra seguire quella dei maggiori tassi di occupazione, soprattutto femminile, noi riteniamo di dover agire anche nei luoghi in cui maggiore è la dispersione scolastica e più estese sono le povertà educative. In questo senso – continua l’Assessora, – un tempo scuola più esteso può presentarsi quale istituzione educativa “aperta” verso la città, centro di educazione permanente della comunità, con una necessaria attenzione alla qualità delle strutture, dei servizi, dei laboratori, delle biblioteche. Ovviamente realizzare tutto questo comporta un un investimento economico da parte dell’Ente che, come tanti Comuni, si muove e vive in un regime di risorse scarse: l’adeguamento, la riarticolazione, il potenziamento dei servizi di ristorazione e di trasporto scolastico, il mantenimento strutturale dei singoli plessi, l’estensione delle forniture e delle utenze, che consentano il maggior consumo derivante da aperture prolungate delle scuole, pesano drammaticamente sui nostri bilanci. E allora diventa necessario conciliare la didattica curricolare con attività e esperienze organizzate in collaborazione con la comunità educante, a partire dalle associazioni e dalle strutture culturali presenti sul territorio o, ancora, attraverso la valorizzazione degli spazi esterni alla scuola, per l’educazione ambientale e motoria. E in questa direzione si pongono i Patti educativi di comunità che il nostro Comune ha formalizzato proprio durante la pandemia con i nostri tre Istituti scolastici, i due Comprensivi e l’Istituto di Istruzione secondaria. In questi anni abbiamo agito, ogni volta che abbiamo potuto, da attivatore di relazioni: accogliendo, trasferendo, accompagnando, facilitando l’incontro e l’ingresso nelle scuole di proposte educative estremamente significative: dalla sensibilizzazione sui temi dell’accoglienza e della parità di genere alla promozione dei linguaggi artistici e letterari. Da ultimo, stiamo volgendo la nostra attenzione, in maniera più mirata, sugli adolescenti e sui giovani: ci siamo impegnati a rispondere a due Avvisi della Regione Puglia e stiamo per completare il percorso formativo che ci consentirà di partecipare ad un bando del Ministero: partendo da spazi fisici che sono nella nostra disponibilità, abbiamo ipotizzato di dar vita ad un luogo polifunzionale, collaborativo, sostenuto da una logica ecosistemica, in cui realizzare proposte educative per lo sviluppo multidimensionale dei giovani, mettendo a sistema visioni ed esperienze dei diversi attori coinvolti (Servizi sociali, Scuole, Associazioni, Enti di formazione, aziende). Insomma, sono tantissime le azioni, vere e proprie progettualità, tantissimi i passi e i gesti, non sempre traducibili in “numeri” – conclude l’Assessora Jerovante, – ma compiuti tutti con intenzionalità, orientamento. Se ho potuto però interpretare in modo tanto pieno e coinvolto la mia delega, lo devo anche alla possibilità che, in tal senso, sempre, mi è stata concessa dalle Dirigenti Scolastiche di tutti i nostri Istituti e da tutto il corpo docente. A tutte e a tutti loro va la mia più profonda gratitudine e il mio sincero affetto. È grazie a loro se la mia conoscenza del mondo della Scuola può dirsi ora più autentica, e anche più funzionale».

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