Il complesso scenario societario dei Ferragnez

Nell’attuale dibattito sulle tasse e la trasparenza finanziaria, l’attenzione si è spostata sull’impero imprenditoriale di Chiara Ferragni, in seguito alle recenti inchieste di varie Procure in riferimento ad una inverosimile truffa aggravata. Ma ora all’attenzione degli inquirenti pare che ci siano delle rilevazioni su tassazioni irrisorie rispetto agli utili generati dal gruppo Ferragni, dopo che Fedez dichiarò in Tribunale nel 2020 di essere “nullatenente”. In definitiva, in questi giorni emerge che Chiara Ferragni, moglie del rapper, paga una percentuale dei guadagni notevolmente bassa, pari all’1,2%. Una scoperta che ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e l’equità fiscale nel sistema.

Un’approfondita analisi condotta dal “Corriere della Sera” ha permesso di gettare luce sulla complessa struttura societaria che sostiene l’impero finanziario di Chiara Ferragni. Le società operative Fenice Srl e Tbs Crew Srl giocano un ruolo fondamentale, distribuendo gli utili a una holding denominata Sisterhood. Quest’ultima non solo si occupa della gestione degli asset immateriali del gruppo, ma raccoglie anche i diritti di utilizzo dei brand e, presumibilmente, dell’immagine di Chiara.

Il percorso intricato continua con la creazione della società Ferragni Enterprise SS, dedicata alla gestione delle proprietà immobiliari, tra cui il prestigioso attico di tre piani in zona City Life, a Milano. Tuttavia, per comprendere appieno il quadro, è necessario tornare alle origini del business. Nel 2011, Chiara Ferragni fondò la Tbs Crew Srl insieme all’allora partner Riccardo Pozzoli, con un capitale sociale di 10.000 euro. Nel corso degli anni, sono avvenuti diversi trasferimenti di quote societarie, tra cui l’acquisizione totale della società da parte di Ferragni nel 2021.

Un momento chiave nell’evoluzione societaria è rappresentato dal conferimento del 100% delle quote della Tbs Crew Srl alla Sisterhood Srl nel luglio 2021, trasformandola in una holding unipersonale. Un ulteriore passaggio significativo risale al 2012, quando con Pozzoli e Camilla Barindelli Chiara Ferragni ha istituito la Fenice Srl, società dedicata alla concessione dei diritti di sfruttamento della proprietà intellettuale.

Questa intricata rete societaria dimostra una strategia complessa e articolata nella gestione dei profitti e degli asset di Chiara Ferragni. La trasparenza e la conformità fiscale risultano temi centrali di discussione, sollevando interrogativi sul sistema normativo e sulle prassi nel campo dell’imprenditoria. Resta da valutare come le autorità fiscali risponderanno a queste rivelazioni e se si renderanno necessarie ulteriori indagini.

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