I nuovi trend alimentari: esterofili, vegetali, disidratati e panfagiolo

NOCI – Riprendendo il tema dei nuovi trend alimentari avviato due settimane fa, in cui abbiamo parlato di Carni, pesce e vino in lattina, esploriamo oggi nuovi alimenti. A scaffale nel supermercato trovano sempre più spazio gli elementi a base vegetale. Piante, erbe e componenti vegetali connotano una sempre più vasta gamma di referenze a scaffale. Ovviamente sono prodotti destinati ad un pubblico allargato, che va oltre i vegetariani ed vegani, ma rispondono come valida alternativa a nuovi bisogni salutistici. Il ventaglio è davvero ampio, dalle proteine della quinoa nei prodotti per la cura dei capelli, a verdure ricche di vitamine all’interno dei dessert surgelati.

E che dire di quei cibi fermentati o probiotici, che fino a poco tempo fa erano di dominio esclusivo di pochi ed eccentrici consumatori. Adesso invece stanno entrando sempre più come batteri buoni nella dieta quotidiana di un target sempre più ampio e trasversale. E chissà, presto troveremo a scaffale anche la mitica “ricotta scuand”? C’è poco da meravigliarsi se le mogli chiedono ingredienti semisconosciuti e quasi introvabili fino a poco tempo fa, è il prezzo da pagare per sentirsi parte di una comunità che mangia nuove ricette di tradizione internazionale, magari orientaleggiante, sempre più trendy. Pensate al kimchi. Direte “e ciè jé cuss?”. È un piatto tipico coreano di verdure fermentate con spezie. O magari il gochujang, un condimento, anch’esso coreano, a base di peperoncini piccanti fermentati, capaci di insidiare “u p’p’ runcinu d’Cat’nzaru”.

Internazionalizzazione sì, ma a due velocità. Sulle confezioni dei prodotti alimentari sempre più persone cercheranno la certificazione “non-Ogm”. Pollo, uova e tutte le referenze con componenti di origine animale saranno oggetto di controllo di sempre più consumatori, giustamente. Perché vogliono trasparenza informativa. Assisteremo alla rincorsa verso carni, derivati animali e latticini, provenienti da allevamento al pascolo, insomma di capi alimentati ad erba.

Sebbene di nicchia, un successo crescente stanno avendo i Cibi disidratati. A Londra li mangiavo già nel 2006. Sono uno snack sano, piacciono gli ingredienti come la frutta secca, le verdure, ed i sapori originali e sofisticati. A breve sarà possibile degustare anche le patatine di pastinaca e striscioline di carne secca aromatizzata. Cibo, storia e cultura si mescolano e si manifestano. Ecco che arrivano dalle lontane Americhe gli antichi semi di mais Painted Mountain. I semi Heirloom sono una varietà tradizionale, ad impollinazione libera, salvati, conservati e tramandati all’interno di una famiglia o di una comunità per almeno 50 anni. Sono paragonabili ad un patrimonio naturale dell’umanità. E così, tramite sapori antichi di spezie meno consuete, in fase di riscoperta, ritorna il passato. Una nostalgia vestita di innovazione. Come innovazione è la “farina alternativa”, senza grano. Farine a base di legumi, come i fagioli. Da piccolo mangiavo pane e fagioli, adesso sarà più semplice. Buona cucina a tutti.

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