I grandi classici del jazz rivisitati dal duo Zamuner

NOCI – Elegantissimi, precisissimi, e con un talento innato eccezionale. Il duo di cugini napoletani Emilia Zamuner e Paolo Zamuner ha saputo incantare ed emozionare il selezionato pubblico che domenica sera ha assistito al loro concerto al Chiostro delle Clarisse.

Invitati dall’associazione musico culturale Aulos per gli eventi correlati al 14° Concorso Internazionale di Clarinetto “Saverio Mercadante”, il duo Zamuner ha reinterpretato con una chiave insolita i grandi classici del jazz.

Una partenza sprint con Don’t get around much anymore di Ellington in cui il piano suonato dall’ineccepibile Paolo si mescolava alle architetture sonore della splendida voce di Emilia, impeccabile anche nel simulare con la bocca il suono del sax. Trascinante l’interpretazione italiana di Eu sei que vou te amar di Jobim già cantata in italiano da Ornella Vanoni col titolo “Io so che ti amerò”. Ciò che impressiona è l’altissima padronanza della voce di Emilia che, senza microfono o effetti elettronici, non solo simula gli strumenti musicali, come sax e tromba, ma addirittura imita la voce di Amstrong in Stompin at Savoy.

È un duo che mentre si esibisce si diverte e fa divertire il pubblico. Il sorriso di Emilia conquista tutti soprattutto in My funny Valentine e Twisted in cui chiede la collaborazione dei presenti a battere le mani. Sinonimo di alta espressione artistica è anche l’interpretazione per solo pianoforte di Paolo di uno dei brani più famosi del repertorio jazzistico e acustico come Over the Raimbow di Arlen. Nove minuti di pura poesia in musica.

Il rapimento all’interno del mondo jazzistico si conclude in uno splendido finale con “Tu dimmi quando” e “A me me piace ‘o blues” in cui il duo Zamuner omaggia Pino Daniele e la terra d’origine dei due interpreti. Il gradimento della serata è sottolineato da una standing ovation.

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