Gli alunni del Liceo Leonardo da Vinci alle prese con il progetto: “E tu come “ti” senti?”

NOCI – Quando si pensa alla sordità si immagina immediatamente la figura di una persona anziana che con l’avanzare dell’età ha perso le sue capacità uditive. Questo perché comunemente si è indotti a pensare che la sordità colpisca esclusivamente a tarda età. In realtà, anche i giovani hanno un’alta probabilità di avvertire un calo uditivo, soprattutto a causa del frequente utilizzo di cuffie e dei numerosi locali con musica ad alto volume.

Al fine di sensibilizzare i giovani riguardo questo problema, il Liceo Leonardo da Vinci, in collaborazione con la dott.ssa Annamaria Quarato, laureata in tecniche audiometriche e audioprotesiche, e la psicologa Manuela Benedetto, ha coinvolto gli alunni delle classi quinte in un progetto dal titolo “E tu come “ti” senti?”, iniziato il 3 marzo scorso in occasione della giornata mondiale dell’udito e conclusosi nella mattinata di venerdì 18 marzo, durante la quale le due esperte hanno incontrato gli studenti per discutere insieme sui risultati ottenuti durante gli incontri precedenti e per fornire maggiori chiarimenti.

La dott.ssa Quarato si è soffermata sui traumi acustici, affrontandone le cause, gli effetti e i metodi di prevenzione nella vita quotidiana e in ambito lavorativo, e ha esposto le cause delle sordità neonatali, che devono essere diagnosticate entro i sei mesi di vita, per poi ricorrere ad un’immediata protesizzazione con apparecchi acustici o, nel peggiore dei casi, all’impianto cocleare, dando al bambino le stesse opportunità di un normoudente nell’apprendere il linguaggio verbale. La dott.ssa Benedetto, invece, si è soffermata sul modo in cui l’adolescente sordo costruisce la propria identità e sul difficile processo di accettazione che deve affrontare un genitore di un figlio ipoudente, presentando la testimonianza di una mamma che inizialmente ha addirittura odiato il figlio per il suo deficit, ma che col tempo ha imparato a volergli bene. Inoltre, è stato spiegato come un normoudente “vede” e percepisce una persona ipoacusica o sorda e, a fine incontro è stato proiettato un video che mostrava la reazione di stupore e di felicità di bambini che sentono per la prima volta grazie all’utilizzo di apparecchi acustici, e un servizio realizzato dalle Iene, di un pianista sordo che dimostra come tutti siamo in grado di superare i nostri limiti, facendo di quel deficit un punto di forza.

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Positivo è stato il riscontro degli studenti entusiasti di questa originale iniziativa. Due alunni frequentanti la classe 5°A del Liceo delle Scienze Umane, Eugenia Papirio e Domenico Plantone, a LeggiNoci.it hanno raccontato le proprie impressioni. Eugenia si è espressa dicendo: «Il progetto è stato bello e interessante ed ha colpito molto noi ragazzi, poiché grazie ad esso abbiamo appreso molte conoscenze. La tematica affrontata è una tra le tante che oggigiorno non viene presa molto in considerazione a causa di una chiusura mentale che ci induce a non interessarci a situazioni che non ci riguardano da vicino. Per molti chi è affetto da perdita uditiva viene visto diverso da sé, ma a mio parere è la “diversità” a rendere speciale ogni essere umano». Domenico, invece, ha affermato: «il progetto è stato molto stimolante e personalmente ritengo che quello trattato sia un ottimo argomento da affrontare nelle scuole perché diventa un modo per conoscere tematiche che spesso a questa età vengono dimenticate. E’ stata un’esperienza che mi ha davvero colpito, specialmente perché ho potuto comprendere come un bambino reagisce quando sente per la prima volta un rumore o ancor di più la voce della propria mamma, e grazie alle due esperte noi ragazzi abbiamo potuto capire il vero valore della tematica approcciandoci ad essa con occhi completamente diversi».

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