NOCI – Siamo oramai giunti al culmine dei riti di preparazione alla Santa Pasqua dopo aver preso parte, nei giorni 13 e 14 aprile scorsi, a due appuntamenti che i nocesi hanno a cuore. Si tratta della tradizionale visita agli “Altari della Reposizione”, realizzati dalle principali parrocchie di Noci in occasione del giovedì Santo, e della Via Crucis con il Crocifisso di Cristo Casaboli nella serata del venerdì Santo.
Numerosi fedeli sono accorsi presso le chiese nocesi per vegliare dinnanzi al tabernacolo, la nicchia che custodisce l’Eucarestia, cuore pulsante di ogni chiesa, abbellito di tutto punto per rendervi omaggio.
Con semplicità ed eleganza, la Chiesa Madre ha adornato il tabernacolo con addobbi floreali di colore bianco e giallo. Più particolari, invece, sono stati gli Altari della Reposizione realizzati dalla Parrocchia di San Domenico e dalla Chiesa SS. Nome di Gesù, che hanno voluto attribuire un preciso significato all’altare rappresentato. La prima ha accostato fiori a file di ceri accesi, quest’ultimi simbolo di Gesù Cristo che illumina la nostra vita, proprio come suggerito dalla frase apposta sopra il tabernacolo, tratta dal Vangelo di Giovanni: “Io sono la luce del mondo, chi segue me avrà la luce della vita”. La seconda invece, con originalità e creatività, ha raffigurato un pellicano, «simbolo del supremo sacrificio di Cristo, salito sulla Croce e trafitto al costato da cui sgorgano il sangue e l’acqua, fonte di vita per la salvezza degli uomini», e un cuore con i flussi, in cui è racchiusa la piccola nicchia contenete l’Eucarestia, simbolo «del Cuore squarciato di Cristo dal quale dona all’uomo il sangue del Perdono e l’acqua della Salvezza».
Inoltre, anche l’Abazia della Madonna della Scala ha realizzato il suo altare, caratterizzato da addobbi floreali e candele accese poste a formare un cerchio, e non è mancata la visita alla chiesa di Santa Chiara che custodisce le dodici statue raffiguranti la Passione di Cristo, nella quale i fedeli hanno potuto accende un cero per omaggiare e pregare Gesù.
Nella serata di ieri invece, è stato condotto per le principali vie del paese il Crocifisso di Cristo Casaboli, alla presenza degli scout, della banda cittadina, delle autorità civili, militari ed ecclesiali, dei numerosi portatori e della comunità nocese. Attraverso la sosta a 14 stazioni, i presenti hanno ripercorso l’intera Passione di Cristo, culminando sul sagrato della Chiesa Matrice, dove la statua è giunta sorretta dalle forze dell’ordine e dal sindaco Domenico Nisi.
Al termine della Processione, don Peppino Cito ha espresso un personale pensiero affermando: «Mi è sembrato che fosse una Via Crucis pedagogica, nel mostrarci le ferite, le pesantezze, i drammi, anche le opportunità e le risorse delle famiglie. Noi siamo felici stanotte di aver trovato qualcuno che ci viene in aiuto, che è vivo. Sima consapevoli che il Cristo vivente è lui e fa rinascere la speranza nella resurrezione. La discesa di Gesù in mezzo a noi ed in mezzo alle nostre realtà ferite è la risorsa che ci fa dire “Oggi è già Pasqua”».