Euro Story, l’Italia degli Europei dal 1968 ad oggi

NOCI – Questa sera, l’Italia di Antonio Conte debutta a Lione nell’avveniristico “Stade de Lumieres” di nuovissima costruzione contro il Belgio di Wilmots. La squadra azzurra parte come outsider, non godendo dei favori del pronostico, la squadra azzurra però ed è cosa risaputa nel momento di grande difficoltà (vedi i due ultimi mondiali vinti: Spagna 82 e Germania 2006) sa tirare fuori gli attributi e riesce a strabiliare- “ Nessuno deve impedirci- di sognare ha detto Conte- stiamo lavorando bene per cercare di stupire tutta L’Europa. Dobbiamo sognare e stupire”, questo il Conte-pensiero, non distratto minimamente dal suo prossimo impegno, dopo gli europei francesi, allenerà il Chelsea. Questa nazionale “operaia” poco talentuosa si affida al suo CT, come non mai, il segreto di Conte, grande motivatore è racchiuso in due parole: alta intensità. La squadra deve essere tosta solida e compatta, e se l’attacco azzurro si sveglia siamo certi che questa nazionale può andare lontano. La storia però insegna anche che l’Italia non ha grande feeling con questa competizione.

L’albo d’oro racconta che solo una volta l’Italia ha vinto, correva l’anno 1968 ed era alla prima partecipazione, avendo dato forfait alle prime due edizioni: 1960-1964: vinte rispettivamente da URSS e Spagna. La fase finale si giocò in Italia, gli azzurri allenati da Ferruccio Valcareggi trionfarono. Nella doppia finale di Roma pareggiano 1-1 ai supplementari con la Jugoslavia (Dzaic e Domenghini i marcatori) poi la battono 2-0 nella ripetizione grazie ai gol di Riva e Anastasi. Nel 1972 la fase finale si gioca in Belgio l’Italia, senza Gigi Riva (gravemente infortunatosi contro l’Austria) esce ai quarti battuto 2-1 dal Belgio, la Germania Ovest si laurea campione.

Nel 1976, l’Italia è affidata a Fulvio Bernardini ma si ferma alle qualificazioni. La fase finale si gioca in Jugoslavia e la Cecoslovacchia ai rigori (famoso il “cucchiaio” di Antonin Panenka) batte la Germania Ovest per 5-3 dopo il 2-2 dei tempi supplementari. Nel 1980 la fase finale degli europei si gioca in Italia, questa volta l’Italia si deve “accontentare” del quarto posto, la Germania Ovest, vince il suo secondo titolo battendo in finale il Belgio per 2-1.

Nel 1984 la fase finale si gioca in Francia, l’Italia di Bearzot (campione mondiale in carica delude ed esce nel girone eliminatorio) La Francia “guidata” dai gol (8) e dalle giocate mirabili di “Le Roi” Michel Platini, batte la Spagna in finale per 2-0 (Platini e Bellone) e si aggiudica per la prima volta il trofeo. Nel 1988 la fase finale si gioca in Germania Ovest, L’Italia di Azeglio Vicini arriva alle semifinali ma deve arrendersi all’URSS, i sovietici poi in finale perdono 2-0 (reti di Van Basten e Gullit) contro l’Olanda.

Nel 1992 l’Italia ancora “delusa “dal 3° posto del Mondiale giocato in casa non riesce a qualificarsi. La fase finale si gioca in Svezia, è l’Europa del post “Caduta muro di Berlino” e della la guerra “scoppiata “in Jugoslavia” con quest’ultima costretta al forfait permettono alla Danimarca (ripescata in exstremis al posto della Jugoslavia) di vincere nella finale di Goteborg il torneo 2-0 alla Germania(unita)reti di Jensen e Vilfort.

Nel 1996 la fase finale si gioca in Inghilterra, l’Italia di Sacchi comincia bene superando la Russia 2-1 poi perde 2-1 contro la Repubblica Ceca e pareggia 0-0 con i tedeschi ed è fuori, la Germania battendo in finale 2-1 la “sorprendente” compagine ceca. Per la prima volta all’Europeo si sperimenta il golden gol (vince chi segna per primo nei supplementari) e Olivier Bierhoff (doppietta) regala alla Germania il terzo titolo continentale.

Nel 2000 per la prima volta la fase finale si gioca in due paesi Belgio e Olanda, L’Italia di Dino Zoff vince tutte le partite del suo gruppo (Turchia Belgio e Svezia) supera 2-0 la Romania ai quarti e conquista la finale battendo ai rigori l’Olanda. Nella finale contro la Francia perde 2-1 la partita di Rotterdam passerà alla “storia” come la finale maledetta. Dopo il vantaggio “azzurro” di Del Vecchio e il pari (al 4’ di recupero) di Viltord e al golden-gol di David Trezeguet. La beffa perfetta è andata in scena!

Arriviamo nel 2004, la fase finale si disputa in Portogallo, il trofeo lo vince (contro ogni pronostico) la Grecia che batte i padroni di casa per 1-0 gol di Charisteas. L’Italia è purtroppo vittima del “biscotto” propinatogli da danesi e svedesi che pareggiando 2-2 fanno fuori l’Italia di Trapattoni, che aveva in precedenza pareggiato con Danimarca (0-0) e Svezia (1-1) e vinto con la Bulgaria per 2-1 quindi seppure imbattuti, l’Italia esce dalla manifestazione.

Nel 2008 fase finale che si gioca in Austria e Svizzera. La Spagna “regola” in finale 1-0 la Germania (il gol vittoria porta la firma di Fernando Torres) l’Italia allenata da Donadoni, parte malissimo cede di schianto all’’esordio: 3-0 dall’Olanda, ma conquista il passaggio del turno grazie al pareggio con la Romania e la vittoria contro la Francia, nei quarti di finale l’Italia ai rigori si arrende ai futuri campioni della Spagna.

E siamo giunti alla fine del nostro viaggio nella storia degli Europei, nel 2012, la fase finale si gioca in Polonia –Ucraina, l’Italia di Cesare Prandelli sorprende ed entusiasma arrivando fino alla finale dove però cede di schianto alla Spagna perdendo con un sonoro quanto scioccante 4-0 le reti spagnole portano la firma di David Silva, Jordi Alba, Fernando Torres e Juan Mata.

 

(In copertina la Nazionale Italiana di Calcio agli Europei del 1968 )

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