Enzo Notarnicola: “Lippolis e Locorotondo hanno ricattato l’amministrazione”

NOCI – «I signori consiglieri Antonio Locorotondo e Vittorio Lippolis hanno ricattato l’amministrazione comunale per fare gli assessori, e per senso di responsabilità Giuseppe Notarnicola si è dimesso». Non le manda a dire il commissario locale dell’Udc Enzo Notarnicola (in foto). Il 73enne imprenditore nocese, che si definisce «democristiano doc», sembra non aver digerito il rimpasto di giunta che il sindaco Nisi ha effettuato l’estate scorsa. «Qual era il loro obiettivo? – continua Notarnicola – Quello di essere autonomi senza parlare né con i partiti, né con la maggioranza né con niente. L’attuale assessore Lippolis non ha fatto alcuna convocazione sull’assestamento di bilancio con le forze politiche per dire questo va bene e questo non va bene ed io non mi sento di appoggiare l’attuale amministrazione in questa maniera. Io devo conoscere quello che questa amministrazione vuol fare. Antonio Locorotondo da quando fa l’assessore non è mai venuto a me a dire si fa questo si fa quell’altro, va camminando autonomamente». Ma è ancora parte dell’Udc? «Lo metto nel “varie ed eventuali”».

Poi critica l’operato dell’amministrazione comunale: «vanno facendo solo … (omissis ndr). Poi mi devono spiegare che si fa un’illuminazione del genere e poi mettono qualche segnale a qualche azienda che non sappiamo se è stata pagata dal Comune o altro. In piazza Garibaldi vedo bene l’iniziativa della pista di ghiaccio ma non ritengo giusto che questa azienda qua occupa suolo pubblico, consumando acqua e corrente elettrica pubblici gratis dal Comune e il titolare incassa 6 euro ad ora a bambino. Questa storia non si è mai vista nel mondo. Se un cittadino vuole aprire un mezzo box nello stesso luogo deve pagare tutte le tasse». Che elementi ha lei per affermare ciò? «Lo posso sottoscrivere. Se avesse avuto tutte queste agevolazioni con un uso gratuito della pista di ghiaccio allora sarebbe stato un altro discorso. Loro invece fanno incassi e non sappiamo se pagano le tasse».

Come valuta ad oggi l’operato dell’amministrazione comunale? «Del sindaco posso capirlo ma di tutto l’esecutivo e company la vergona che vedo adesso non l’ho mai vista in tutta la mia carriera politica. Gli uffici fanno quello che vogliono. Questi insomma che fanno al comune? È morta anche la banda cittadina».

Lei è anche un imprenditore del settore autotrasporti, in più occasioni ha avuto a che fare con l’Ilva. Alla luce dei fatti recenti si è sbloccata la situazione dei trasporti riconducibili all’azienda tarantina? «Non si è sbloccato niente. Dovevano ripianare i debiti ma dopo la prima rata si è bloccato tutto. Adesso è tutto in mano ai giudici».

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