“Disturba il vicinato”, picchiato volpino

NOCI – Sarebbe stato picchiato, colpito alla testa, legato ad una macchina con un filo di nylon e trascinato per qualche decina di metri, brutalizzato in ogni modo. Ora è ricoverato in una clinica specialistica di Gioia del Colle in prognosi riservata.

noci-volpino-cordoncino-nylonÈ la denuncia pubblica della presidentessa dell’associazione Sos Adozioni4zampe onlus Enza Ardone che ha portato alla luce un fatto grave che vede protagonista un cane, Romeo, di razza volpina. Stando a quanto riportato dalla presidentessa dell’associazione che si occupa di recupero e salvamento cani, ad originare il violento atto sarebbe stato il disturbo che il piccolo cagnolino avrebbe generato nel vicinato con il suo abbaiare e rincorrere le auto di passaggio. Il cane è un randagio, che con la sua compagna Giulietta, stessa razza, ha trovato accoglienza presso una villetta situata in contrada Pasquarosa sulla provinciale per Massafra.

Stando a quanto pubblicato sui social dalla presidentessa Ardone sarebbe avvenuto qui il pestaggio del cagnolino ad opera di ignoti. «Un fatto così grave non può cadere nell’oblio – ha dichiarato a LeggiNoci Enza Ardone – chi ha fatto questo si è reso responsabile di una barbarie immane. Non so chi sia stato, ma non si risolvono in questo modo i problemi. Ho denunciato tutto ai Carabinieri e il cordino è stato acquisito agli atti come prova». A seguito del soccorso il volpino è stato trasportato in una clinica di Gioia del Colle dove il veterinario ha riscontrato la perdita completa dell’occhio destro, una frattura al bacino, un’emorragia interna, ferite varie, il semi distaccamento dell’orecchio. Tutti elementi che lo hanno indotto ad un ricovero d’urgenza in prognosi riservata. A quasi due giorni dal pestaggio Romeo sembra reagire bene alle cure. «La prognosi rimane riservata anche se è uscito dalla terapia intensiva, e ha ripreso a mangiare», dice ancora Ardone.

Nel frattempo sul social si è aperta una gara di solidarietà con diverse associazioni specializzate che chiedono di poter adottare quanto prima la piccola vittima interessando il sindaco affinché si faccia luce sull’intera vicenda.

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