Covid-19: il modello Noci

NOCI – Venerdì sera il sindaco ha tracciato un aggiornamento della situazione Coronavirus a Noci con una nota pubblicata sulla sua pagina Facebook. Dopo una prima “doverosa e condivisibile ramanzina” a quanti inventano mille scuse per uscire chiedendone l’avallo ed a quanti eludono i divieti o tentano di farlo, si è passati alle notizie positive: “… Poi ci sono tanti che, quotidianamente, lavorano per noi per garantire i servizi essenziali. A loro, di cuore, il mio sincero grazie unito a quello di noi tutti… A tutti dico che possiamo scegliere di mollare o continuare a fare il nostro dovere.

Dobbiamo pero essere consapevoli che violare le norme o rispettarle, mai come in questo caso significa veramente scegliere tra rispettare la propria vita e quella degli altri oppure rischiare la propria vita e mettere a rischio quella degli altri…

Nei prossimi giorni provvederemo a consegnare presso le abitazioni di coloro che avranno diritto i buoni spesa… con l’aiuto prezioso degli operatori del Banco alimentare è stata avviata una raccolta di generi alimentari. Devo dire con orgoglio che tanti sono i cittadini che in tal senso stanno dando, con discrezione, il loro contributo.

A loro, la mia e nostra gratitudine. Vi comunico che ad oggi non ci sono casi di COVID-19 a Noci e che la rete dei medici di famiglia svolge quotidianamente monitoraggio di qualsiasi segnalazione pervenga. Voglio ringraziare tutti coloro che – circa 60 cittadini – nelle scorse settimane sono rientrati a Noci e scrupolosamente hanno rispettato il periodo di isolamento volontario”.

Mario Forti
Mario Forti

Segue poi un decalogo di comportamenti che ormai ben conosciamo. Contrariamente a quanto succede nelle città limitrofe interessate sia da casi di positività che da decessi, Noci sembra essere un’isola felice. Questo risultato è da attribuire sicuramente ai comportamenti virtuosi tenuti da tutti: l’Amministrazione Comunale che è stata sollecita e premurosa sia a dettare norme di comportamento che a intervenire nelle situazioni di bisogno (sono testimone oculare di consegne di beni di prima necessità da parte del Comune a famiglie bisognose).

Non bisogna dimenticare, anzi elogiare, i medici di base che monitorano costantemente la situazione e dispensano consigli utili pur nella ristrettezza dei mezzi; tutta la macchina organizzativa messa in piedi e composta anche di tanti volontari ed infine, ma non da ultimi, i Cittadini che si stanno attenendo alle regole.

La maggiorparte di essi ha capito che il sacrificio di ognuno in un ottica di comunità è l’unico “vaccino” per combattere il mostro invisibile.

#uniticelafacciamo

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