Carnevale di Putignano: tra storia, identità e nuovo business

NOCI – Il Carnevale di Putignano è uno degli eventi carnevaleschi più importanti e rinomati d’Italia, le sue origini sono profonde e meriterebbero un capitolo dedicato. Tuttavia l’exploit e la trasformazione più moderna parte nella prima metà del ‘900, quando le abilità artigianali dei putignanesi si applicano al Carnevale di Putignano, infondendolo di competenza, arte e sentimento. Mano mano i piccoli carri che ospitavano dapprima pupazzi di paglia e stracci, diventano carri allegorici con struttura in ferro e rivestimento di carta. Il rito, il clima e la novità artistica iniziano a divertire e richiamare il coinvolgimento di tutti i ceti cittadini. Dal contadino al ceto più elevato, tutti si buttano nella mischia, il Carnevale è diventato così la festa di tutti. Venendo ai giorni nostri, a partire dagli anni ’50 è il trionfo della cartapesta, che si arricchisce di molteplici tecniche lavorative e produce carri maestosi, artisticamente belli, imponenti e moderni nei temi che di anno in anno propongono.

Simbolo importante del Carnevale Putignanese è la sua maschera tipica, Farinella. Il suo nome origina dal piatto simbolo putignanese: una polvere di farina finissima, ricavata da orzo e ceci. Un alimento molto apprezzato ed identificativo di Putignano, allo stesso tempo umile e nutritivo. La Maschera Farinella è un mix tra il Jolly della carte da scala ed Arlecchino, il suo abito ha toppe colorate, con un gonnellino rosso e blu (i colori di Putignano) ed un cappello a tre punte con campanelli, a simboleggiare i colli su cui sorge Putignano. Farinella ben rappresenta lo spirito putignanese, notoriamente allegro e scanzonato, ironico e sorridente, provocatore e godereccio, orgoglioso e diretto. Completa la personalità di Farinella anche un tratto riflessivo e melenso, a simboleggiare la completezza della vita.

L’organizzazione dell’evento è migliorata di anno in anno, al sito www.carnevalediputignano.it è facile ritrovare tutte le informazioni utili a godere dell’evento, dal ricco e completo programma di eventi, alla storia, alla ricettività turistica, alle informazioni utili. Un evento che ha di molto alzato il livello di qualità, in un momento avaro di risorse pubbliche, ha fatto un ulteriore scatto verso il marketing e l’orientamento al business. Infatti da quest’anno l’ingresso al paese è rigorosamente protetto da transenne ed è previsto un costo di ingresso che va dalle 10 € a persona, nei giorni clou, per chi paga l’intero, fino alla gratuità per i bambini ed i residenti. Il costo del parcheggio è a parte. Al di là dei costi, concettualmente l’ingresso transennato rappresenta non più un evento libero che storicamente accoglieva i turisti, ma anche una fonte corposa per raccogliere proventi dall’approccio business oriented. Così come il Carnevale e la stessa maschera di Farinella si sono trasformati nei secoli, anche l’evento registra un nuovo imprinting. Sarà un successo anche quest’anno, ma non sapremo mai cosa ne penserebbe Farinella.

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