Alla scoperta delle masserie nocesi a bordo di auto d’epoca

NOCI – Tra le tante bellezze che il nostro territorio può offrire ci sono sicuramente le Masserie che costituiscono una risorsa unica su cui puntare turisticamente. Il loro fascino attrae inconsapevolmente diversi turisti, i quali rimangono affascinati dalle forme diverse e consumate dal tempo di queste antiche costruzioni. Lo sanno bene gli iscritti al StoricAutoMoto Club Italia di Taranto, un club di auto d’epoca il quale ha organizzato domenica 17 giugno l’iniziativa Gita d’Estate – Tra Masserie ed Architetture a Secco nell’agro nocese, venendo scelto come meta per l’annuale tour.

Accompagnati dall’architetto Orazio P. Sansonetti di Puglia Trek&Food, gli appassionati delle quattro ruote hanno avuto la possibilità di osservare da vicino e conoscere i luoghi più importanti del territorio nocese come la chiesetta di Barsento e l’annessa Oasi Naturale, Masseria Samerzano, l’abazia della Madonna della Scala, un percorso studiato ad hoc con i più bei scorci della campagna nocese. Inoltre, il tragitto ha toccato anche Masseria Morea, Sorresso, Scozia e Monitilli, senza però scendere per una breve sosta.

«”Puglia Trek&Food” continua il suo progetto, ovvero quello della valorizzazione del territorio e per questo ne siamo molto contenti», ci riferisce l’architetto. «Abbiamo accompagnato circa una ventina di automobili d’epoca. Il tutto si è svolto partendo da Taranto in direzione Noci, studiando un attento percorso che si snoda per le affascinanti campagne nocesi e non direttamente dalla direttrice stradale principale. Oltre la campagna, abbiamo dato anche la possibilità di visitare il nostro centro storico». Inoltre, il tour ha visto la premiazione dell’auto d’epoca più bella, nonché visita e pranzo a Masseria Mastro Marco, in un connubio perfetto tra cultura e gastronomia. «Il club si è ripromesso di ritornare l’anno prossimo in un tour più completo, cercando di coinvolgere altri enti e associazioni». Queste sono le soddisfazioni che rendono grande un paese e noi non possiamo che andarne fieri.

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