8 marzo: armistizio tra Adamo ed Eva?

NOCI – E’ andata più o meno così. Adamo girovagava nel Paradiso Terrestre annoiato e sentiva delle pulsioni che non riusciva a capire né tanto meno a soddisfare. Seguiva il volo degli uccelli, delle farfalle, lo strisciare dei serpenti, delle lucertole e notava che ogni giorno che passava il gruppo di questi animali era sempre più fitto. E lui sempre unico. Ma come facevano quelli a moltiplicarsi? E intanto le pulsioni crescevano. Un giorno era così stanco, ma così stanco per non avere fatto niente che si addormentò in piedi, appoggiato ad un albero fronzuto. Si svegliò con un lancinante dolore alla costola sinistra. Accanto, un essere bellissimo! Capelli lunghi biondo oro, seni turgidi, gambe lunghe e ben tornite, nessuna foglia di fico addosso.

Non resta molto a guardarla. Soddisfa subito le sue pulsioni e pensa: ecco, questa cosa è per me! Ed è felice Adamo! Saltella per tutto il Paradiso urlando la buona novella agli amici animali ed è convinto che quel regalo che Dio gli ha fatto se l’è proprio meritato! Quell’essere gli appartiene! E non è mai sazio Adamo. Eva dal canto suo pensa: che arrogante questo essere, e che ingordo! Per un po’ ci sta poi si stufa e rifiuta. Ma quello, che è più forte di lei, si infuria, le si avventa e la malmena. E più lei resiste e più lui infierisce. Allora Eva si intristisce e dice a se stessa: peccato, poteva essere bello. Mi ha spolpata come una mela e poi ha sputato la mia anima come fosse un torsolo. E guerra sia! Fu così che nacque l’alleanza di Eva col serpente. Per necessità, per sottrarsi all’umiliazione della sudditanza. Ma gliel’hanno fatta pagare.

Per farsi riconoscere la dignità di essere umano pari a quella dell’uomo, la donna ha dovuto lottare per secoli. E’ stato un processo lungo e faticoso. La “querelle des femmes”, ha appassionato per secoli letterati, eruditi, filosofi, psicologi, tutti impegnati a studiare e a far capire di che natura è veramente fatta la donna. Gli uomini non se ne facevano una ragione. I Padri della Chiesa attribuivano alla povera Eva la colpa del peccato originale e identificavano con la donna la sessualità ed il peccato. Ti credo! Loro non c’erano per sapere com’è realmente andata. Tertulliano si domandava tormentato: quid est mulier? Uno dei testi più letti del Medioevo francese fu “Il romanzo della rosa”, di Jean de Meun. Libro di culto degli intellettuali sia borghesi che aristocratici dove, tra le tante altre amenità, si trova scritto “voi siete, sarete, siete state tutte “buone donne”, di fatto o solo nell’intenzione”. Protestavano le donne? E come?

La cultura, l’alfabetismo, erano appannaggio degli uomini. Loro se la suonavano e se la cantavano e propagandavano questi onorevoli giudizi sulle donne. Nel 500 Baldassarre Castiglione scrisse il famoso “Libro del Cortigiano” con il quale ci delizia raccontando, in forma di dialogo, una disputa tra due gentiluomini. Il tema naturalmente, è la donna. La quale, per il nobile Gasparo Pallavicini, è “un errore della natura, buona sola a fare figli, animale imperfetto e quindi di minore dignità degli uomini”. Qualche donna intellettuale comincia a seccarsi e a cantargliele, ma sono voci sporadiche, che vengono subito irrise e messe a tacere.

Con la rivoluzione industriale le donne vengono sfruttate al pari dei bambini, il loro lavoro è più a buon mercato di quello degli uomini. Se si osava protestare si rispondeva che la donna è un operaio “incompleto” e quindi non poteva pretendere di più. Successivamente partecipano alle rivoluzioni di ogni paese che aspira a diventare costituzionale, è dietro le barricate con gli uomini. Contribuisce alla libertà dei popoli dall’assolutismo monarchico ma non raggiunge la propria dall’assolutismo maschile! Sempre ostinati i maschietti! Dicevano: grazie tante, ma il vostro compito è quello di stare a casa. Spiacenti, ma siete pre-destinate a questo. Al massimo ottenne, in epoca vittoriana (1837-1901), il riconoscimento di “angelo della casa”. E tante grazie! Intanto in quelle case lei continuava a beccarsele di santa ragione proprio da chi, a parole, la glorificava! Un certo simpaticone signor Carl Welcker, liberale tedesco, pontificava la separazione dei compiti pressappoco così: “compito della donna è di essere donna di casa, consorte e madre. Guardiana della moralità dei costumi. Tocca all’uomo interessarsi di politica perché è dotato di maggior buon senso. Ma poiché oltre al buon senso è preda di impulsi irrefrenabili, è opportuno mettergli accanto, in modo discreto, delle prostitute”. Le escort di oggi, per intenderci.

E così ritorniamo al punto di partenza. Eva giocattolo per Adamo. La donna angelo o demone, moglie o oggetto del desiderio. Dappertutto si organizzano movimenti femministi che denunciano e si oppongono a questa mentalità, che chiedono a gran voce il diritto di voto, ma le dittature del novecento ci riportano indietro di secoli. In Italia in Nostro sottolineava con voce tonante: “la donna deve ubbidire. La mia opinione della sua parte nello Stato è opposizione ad ogni femminismo”. E la nuova bandiera sono muscoli virili esibiti con orgoglio. Quei muscoli che nelle famiglie intronavano di botte le donne. Le quali tacevano per paura, ieri, come purtroppo ancora oggi. Ma il finale di questa lunga storia non è brutto. Ce l’abbiamo fatta. Tanto abbiamo ottenuto che alcuni maschi retrivi non accettano e picchiano, ammazzano, fucilano. Occhio donne, si riconoscono al primo colpo, perché cadere in questa orribile trappola?

Ora tocca alle donne farsi rispettare, rispettando prima di tutto se stesse. Mai cedendo a ricatti di qualsivoglia natura, mai abiurando alla propria dignità. Soprattutto smettiamola di lagnarci se veniamo usate, addossando la colpa a condizioni sociali o altro. Assumiamoci le responsabilità delle nostre scelte. Oggi, non ieri, ci sono tutti gli strumenti per denunciare! Nel corso dei secoli le nostre antenate hanno lottato duramente per questo. Non vanifichiamo il loro sacrificio. Ormai Eva, quel meraviglioso essere che Adamo si vide accanto scambiandolo per un trastullo, è padrona della sua vita. Ama quando vuole, dove vuole, chi vuole e quanto vuole. Esiste. Siamo sempre esistite. Non c’è bisogno di una festa apposita per ricordare all’uomo che esiste. Il rispetto che la donna esige ogni giorno dall’uomo non è una concessione fatta ma è dovuto. Il nostro auspicio è che quella guerra che Eva ha dichiarato ad Adamo alleandosi col serpente si concluda per sempre.

 

Mimma Magurno – Attrice

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