Conclusa la III edizione del festival di arte contemporanea Esseri Urbani

Si è conclusa lo scorso weekend la terza edizione del festival di arte design e architettura contemporanea ESSERI URBANI 2022 • S P O R E a Noci (BA) e si tirano le somme di un’edizione che ha preso le mosse dai principi alla base del nuovo Bauhaus europeo: sostenibilità estetica e inclusione. Declinati attraverso il tema “S P O R E”, alla cui suggestione è stato affidato il progetto curatoriale espositivo su scala urbana, ha visto protagonisti gli interpreti di diversi linguaggi artistici e/o estetiche chiamati a reinterpretare la funzionalità degli spazi della città, il loro valore storico-sociologico, il potenziale immaginifico: Franco Alberto De Carlo (Titolo opera: SOTTO AL TAPPETO), Paolo Tinella (Titolo opera: PORTATE DAL VENTO), Gruppo ZUM degli architetti Tommaso Marenaci e Roberto Fioretti (Titolo opera: TIN-TAM), Ida Chiatante (Titolo opera: TULLI); Cosimo Calabrese (Titolo opera: LE TRE MIGLIA) e Raffaele Fiorella (Titolo opera: FORME SOSPESE).

Organizzato da U Jùse Aps e con la direzione artistica e la curatela affidate alla storica dell’arte Angela Conte, con il supporto tecnico dell’Arch. Claudio G. Fusillo, questa edizione è stata realizzata con il contributo di: Fondazione Cultura e Arte, Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia – Fondo speciale CULTURA e PATRIMONIO CULTURALE (L.R. 40/2016 – art. 15 comma 3), Comune di Noci e Orizzonti Futuri Onlus. Ha potuto inoltre godere del patrocinio di ADI Puglia e Basilicata, Ordine degli Architetti Pianificatori e Paesaggisti di Bari, Politecnico di Bari, UIC Bari, ESN Bari, e della preziosa collaborazione di AgriCultura Aps, Confcommercio Noci, Confartigianato Noci, Zoe Aps, EcoEventi OdV e Noci24.it.

ESSERI URBANI è, infatti, un progetto modulare che agisce in diversi settori: promozione culturale e dei linguaggi artistici, valorizzazione del patrimonio, ricerca e formazione, inclusione e accessibilità, partecipazione, ambiente, qualificazione turistica e imprenditoria giovanile. Affinché tutte queste dimensioni coesistano all’interno del progetto è necessario lavorare su una rete di partnership e collaborazioni ampia, rivolgendosi a realtà differenti tra loro coinvolte a diversi livelli nelle attività.

I risultati ottenuti sono importanti: 7 incontri online, 58 presenze registrate, 2 incontri in presenza e 6 associazioni coinvolte nella co-progettazione realizzati con il laboratorio partecipato (Think Tank) avviato a gennaio; 23 le candidature pervenute da Italia, Svizzera, Germania, Bulgaria, Giappone e Argentina in risposta alla Call internazionale; 4 settimane di residenza, realizzate tra maggio e giugno, 7 attività laboratoriali gratuite svolte nello stesso periodo per un totale di 75 ore distribuite su 18 giornate, che hanno coinvolto 341 alunni dei due Istituti Comprensivi di Noci e circa 50 tra adulti e minori partecipanti al di fuori delle Scuole; 4 Side Event organizzati in collaborazione con AgriCultura Aps; 8 installazioni artistiche realizzate; 6 opere donate al Comune di Noci; 18 attività commerciali coinvolte nel percorso espositivo “L’abbraccio degli alberi”, esito del laboratorio inclusivo di crochet a cura di Zoe Aps in collaborazione con Confcommercio Noci; 1 percorso espositivo urbano accessibile H24 per tre mesi. Questi sono i numeri di questa edizione 2022.

Così commenta il Sindaco di Noci, Domenico Nisi: «I numeri e i riconoscimenti che questo progetto è stato in grado di raggiungere parlano da soli. Per questo ho voluto fortemente questo evento a Noci. Quando abbiamo introdotto il percorso meglio noto come “Noci Città delle Arti e della Cultura”, l’intento era quello di rendere Noci una meta nota non soltanto per la qualità dei suoi prodotti gastronomici ma anche per la capacità di ospitare eventi culturali e artistici di livello, attingendo alle tante qualificate risorse presenti già sul nostro territorio ma anche aprendoci agli impulsi positivi che possono venire dall’esterno. Una strada questa già percorsa con successo in altri Comuni, e i cui risultati sono facilmente e oggettivamente apprezzabili. A volte però siamo prontissimi a riconoscere la bellezza fuori dal nostro orticello, per disconoscerla quando ci è data l’opportunità di esserne casa. Cambiare le pratiche e il modo di pensare richiede tempo e coraggio di osare oltre quello che siamo oggi. A tutti coloro che hanno reso possibile il progetto il mio grazie e l’invito a continuare a sfidare il presente con iniziative innovative e coraggiose».

La macchina organizzativa, intanto, è già a lavoro per l’edizione 2023, che si sposta e torna a Locorotondo, per allargare il proprio campo di indagine alle zone rurali. Ne parla la Direttrice artistica, Angela Conte: «Lasciamo Noci con estrema riconoscenza. Abbiamo fatto in questi due anni un lavoro importante, conosciuto tante bellissime persone e condiviso esperienze che porteremo nel cuore. L’arte urbana è per definizione soggetta alle “interferenze” dell’interazione umana, alla caducità e alla casualità degli eventi; ed è proprio dall’intervento congiunto tra queste e le espressioni artistiche che s’innesca quella rigenerazione delle pratiche e del pensiero che perseguiamo con questo progetto. Per questo credo che le finalità dell’intervento possano dirsi pienamente raggiunte. Torniamo a Locorotondo perché la nuova progettualità alla quale stiamo lavorando ben si addice all’articolazione dello spazio rurale di questo territorio. Infatti la quarta edizione del festival vuole costituire occasione di approfondimento di un tema, quello della pietra a secco e dell’architettura spontanea, che lega il passato, il presente e il futuro di un territorio naturalmente votato alla sostenibilità».

Il progetto 2023 trova sin d’ora positiva accoglienza da parte del Comune di Locorotondo, in particolar modo il Sindaco Antonio Bufano: «La proposta dell’Aps U Jùse ben si inserisce all’interno della politica di rigenerazione urbana che stiamo perseguendo, con l’obiettivo di creare una sorta di “cintura verde” nel contesto agricolo peri-urbano dedicata alla biodiversità, mettendo in connessione punti di interesse di valenza storica, architettonica e paesaggistica, sia pubblici che privati, e produzioni di qualità, creando servizi collegati dedicati tanto ai visitatori quanto ai residenti, attivando percorsi ciclo-pedonali per favorire la mobilità sostenibile e rivitalizzando l’agro per alleggerire il carico sul centro storico e contribuire ad un miglioramento complessivo della qualità della vita. Per questo sposiamo con estremo favore questo ritorno a casa, peraltro fortemente voluto dai locorotondesi».

Comunicato stampa Esseri Urbani di Alessandra Neglia

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