Sequestrarono 21enne nocese per droga non pagata, chieste 7 condanne

NOCI – La Dda di Bari ha chiesto 7 condanne alla pena di 20 anni di reclusione per 7 pregiudicati di Noicattaro e Adelfia accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina aggravata, detenzione di armi e munizioni comuni e da guerra.

Le indagini, coordinate dal pm Marco D’Agostino, hanno ricostruito quanto accaduto nella sera del 18 novembre 2018, quando gli imputati – per un debito di droga – avrebbero fatto irruzione in casa del 21enne nocese Valerio Locorotondo, lo avrebbero incappucciato, portato a casa di uno di loro e chiuso in uno sgabuzzino in un atto di vendetta e minaccia nei confronti dello zio debitore. Rinchiuso e legato ad una sedia, il giovane nocese era stato trovato e liberato dai carabinieri la mattina seguente.
Stando alla ricostruzione dei fatti, il pluripregiudicato Paolo Locorotondo (zio del ragazzo sequestrato) aveva contratto un debito per circa 50mila euro per una partita di droga da Nicola Annoscia, discendente diretto del boss di Noicattaro.

La cifra non riscossa avrebbe quindi azionato un circuito di azioni illecite ai danni della famiglia Locorotondo. Infatti agli imputati sono anche contestate due rapine aggravate, avvenute nelle serate precedenti al sequestro di persona, nella panetteria gestita dal padre Angelo e dallo zio del ragazzo Paolo e poi nell’abitazione del primo. Nel primo caso i due fratelli Locorotondo sarebbero stati pesantemente picchiati e decurtati di due furgoni, in forma di parziale compensazione del debito.

Nel secondo episodio, invece, Annoscia si sarebbe presentato alla casa di Locorotondo insieme al fratello 20enne Luigi, ai fratelli Carmine e Cristofer Manzari e a Pasquale Lorusso, volti e nomi già noti alla polizia. Armati di tre pistole ed un kalashnikov avrebbero dunque fatto irruzione nell’abitazione del nocese, ma invece che il debitore, vi avrebbero trovato il fratello Angelo, il nipote Valerio e la sua fidanzata. Colpito il padre del ragazzo e tenendo sotto minaccia delle armi la fidanzata, avrebbero quindi incappucciato e sequestrato il 21enne. Mossi probabilmente dall’intento di derubare anche l’appartamento, gli imputati sarebbero stati tuttavia messi in fuga dai carabinieri e cinque di loro arrestati in fragranza poco dopo.

Per Nicola e Luigi Annoscia, Carmine e Cristofer Manzari, Pasquale Lorusso erano infatti subito scattate le manette e sono tuttora in carcere. Le indagini successive hanno consentito anche l’identificazione degli altri due, Giuseppe Porcelli e Vittorio Rotondi. La Dda di Bari ha ora per loro richiesto sette condanne alla pena di 20 anni di reclusione. Il processo, che si sta celebrando con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Antonella Cafagna, proseguirà il 28 aprile con le arringhe difensive.

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