Ad essersi aggiunto all’incremento delle tariffe di luce e gas, è l’innalzamento dei prezzi dei carburanti, i quali sono stati oggetto, nell’arco di un anno, di un aumento abnorme, anche del 40%. Ad essere stato colpito da questa “valanga” è stato, in primis, il settore dell’autotrasporto.
Anche a Noci il prezzo della benzina si attesta tra €1,80 e €1,90 al litro in modalità self service. Il prezzo del diesel, invece, si attesta ad €1,70 in modalità self service.
Al cliente servito, a Noci, invece, corrisponde un prezzo più alto: per la benzina oscilla tra €1,90 e le €2 al litro, per il diesel tra €1,80 e €1,90 al litro.
Le associazioni nazionali dell’autotrasporto, tra cui Confartigianato Trasporti, unite sotto la sigla UNATRAS, hanno scritto al Governo lanciando l’allarme e chiedendo che, al prossimo incontro, fissato per la giornata di giovedì 17 febbraio, con la viceministra dei Trasporti Teresa Bellanova, vengano fornite, alla categoria, delle soluzioni concrete. <<Quello che si è abbattuto sul mondo dell’autotrasporto è un ciclone spaventoso – si legge, testualmente, nella lettera inviata al Governo -. Il malcontento è diffuso, nei territori, tra le imprese e sta generando fenomeni di rabbia che rischiano di sfociare in proteste incontrollate>>, avvertono le associazioni dell’autotrasporto. Basti pensare a ciò che, da giorni, si sta verificando in provincia di Latina: da giorni, infatti, centinaia di camion presidiano il mercato ortofrutticolo di Fondi, uno dei più importanti del centro Italia. Questo rischia di essere solo l’inizio di una serie di proteste che, con il passare delle settimane, si svolgeranno in tutto il Paese.
