Myriam Giangiacomo, la “filosofa manager” e il B-Impact assessment

NOCI – Uno degli incontri professionali che le circostanze lavorative mi hanno portato a fare ha destato in modo particolare la mia sensibilità ed attenzione. Incontro avvenuto a fine Luglio con la dottoressa Myriam Ines Giangiacomo, consulente aziendale, esperta e punto di riferimento di un nuovo e responsabile modo di fare Impresa. Ho deciso di porle delle domande e, attraverso la rubrica la Lanterna, offro ai lettori questa conoscenza.

Myriam Giangiacomo
Myriam Giangiacomo

Chi è Myriam Ines Giangiacomo?Una visionaria, una filosofa manager, adesso anche imprenditrice che ha dedicato tutta la sua vita alle persone ed all’innovazione. Tanti anni in azienda, adesso ho una mia attività imprenditoriale nella consulenza e nella facilitazione dedicata proprio alle persone ed alle organizzazioni che vogliono diventare più belle, più buone e più ricche. Ricche in tutti i sensi, naturalmente non solo sotto il profilo economico, ma anche in quello. Sono profondamente convinta che la bellezza, intesa come attenzione al generare e realizzare bellezza, diffondere e sostenere la bellezza, così come avere sensibilità per il bene comune ed essere in una prospettiva sempre di generazione di valore per tutti, sia qualcosa che porta benefici a tutto tondo. In questa logica qualche anno fa ho deciso di andare via dalla grande azienda in cui lavoravo e di fondare Bottega Filosofica, una mia società che ha l’obiettivo di sostenere le persone e le imprese che vogliono generare valore per tutti e vogliono avere un impatto positivo sul mondo, sull’ambiente e sulla comunità. Per me è stato un percorso naturale, una volta scoperte le B-Corp, fare sulla mia impresa il B-Impact assessment, quindi fare di tutto per raggiungere il punteggio minimo per avere la certificazione ed impegnarmi nella diffusione di questo mindset all’interno delle imprese“.

Cosa è il B-Impact assessment?È uno strumento sviluppato dal B-Corp Lab a livello internazionale, costantemente aggiornato alla luce delle esperienze di tutte le aziende appartenenti al network, che misura in maniera analitica, rigorosa ed univoca in tutto il mondo questo impatto. È facile dire “io sono orientato al bene, mi preoccupo dell’ambiente, dei collaboratori ed ho anche delle iniziative di responsabilità sociale”. Il B-Impact Assessment aiuta a misurare questo, perché sappiamo che se si misura si migliora. La logica delle B-Corp va oltre la Responsabilità Sociale di impresa, non si tratta di fare CSR, né di fare il proprio business e poi fare iniziative benefiche per, in qualche modo, essere responsabili rispetto al sociale intorno a noi. Piuttosto si tratta proprio di fare business per avere un impatto sociale intorno al mondo. Uno degli slogan delle B-Corp è essere migliori per il mondo, non solo nel mondo. Questa è la logica ed il B-Impact Assessment è uno strumento strategico, di misurazione online e gratuito, che l’impresa può utilizzare per capire dove sta. Poi, rispetto al dove sta, può scoprire di essere già adeguata per ottenere una certificazione B-Corp e quindi attivare un processo che poi ha delle interviste, invio di documentazione ecc. ecc… Oppure può rendersi conto che non è pronta, ma ha una serie di indicazioni di quelle che sono le attività necessarie ed un piano di miglioramento per conseguire i punti ed una assistenza da parte di aziende associate. È quindi un sistema in cui ogni impresa può misurare se stessa in maniera oggettiva e condivisa, a livello internazionale, per capire dove è sul suo cammino di impresa sostenibile e ad alto impatto positivo per il mondo“.

Perché le aziende dovrebbero tendere al B-Corp?Oggi è impensabile fare impresa senza avere un impatto positivo sul mondo. Il mondo come lo abbiamo creato fino adesso è chiaramente insostenibile e quindi se vogliamo sopravvivere tutti bisogna orientarsi non soltanto al ridurre l’impatto negativo del nostro business, ma anche usarlo per generare valore non solo per tutti gli stakeholder, ma in senso più ampio anche per l’ambiente e la società tutta, pena l’estinzione. Non c’è una motivazione più forte di questa. E a questo proposito tutte le nuove imprese dovrebbero essere nella logica delle B-Corp. Peraltro in Italia c’è anche uno strumento normativo che sono le Società Benefit. Nel proprio statuto ci si può costituire come Società Benefit ed aderire successivamente al B-Corp“.

A che punto è la sensibilità sul tema B-Corp da parte delle aziende del meridione?Prima della sensibilità c’è la conoscenza, quindi più se ne parla meglio è. Le aziende meridionali B-Corp sono veramente poche ed è proprio questo una delle cose su cui Bottega Filosofica si sente impegnata. È per questo che stiamo aprendo una sede in Puglia, per diffondere la logica B-Corp, quella del B-Impact Assessment, per sensibilizzare su questa opportunità, ma soprattutto per riflettere sulla responsabilità che abbiamo ed impegnarsi ad avere un impatto positivo“.

Tre consigli su cose da fare ed una da non fare mai che valgono per ogni azienda?Innanzitutto da non fare mai è “pensare solo a se stessi”, sia come persone che come azienda, perché non produce valore, neanche poi alla fine solo per noi. Da fare invece è impegnarsi nel misurarsi, darsi la sfida della misurazione, non aver paura di misurare, non aver paura di scoprire che non si è belli come si vorrebbe essere. Solo la misurazione è un punto di partenza certo sul quale possiamo costruire qualcosa. La seconda impegnarsi a non dire bugie, quindi avere massima coerenza nelle scelte, nelle decisioni e nella comunicazione. È meglio prendere impegni che possiamo sostenere, senza venderci migliori di come siamo. Sono da questo punto di vista per l’onestà mentale. Infine una grande attenzione al senso della propria Impresa. Bisogna dare alle persone che ci lavorano il senso di quello che come impresa stiamo facendo, perché di non senso si muore, muoiono le persone e muoiono le imprese“.

 

Un ringraziamento sentito a Myriam Giangiacomo da parte mia e della redazione.

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