Mafia: confiscate le quote della Gazzetta del Mezzogiorno

BARI – “La magistratura catanese ha disposto il sequestro, per la prima volta nella storia, di un quotidiano – La Sicilia di Catania – il cui editore/direttore, Mario Ciancio Sanfilippo è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Non è mai accaduto prima in Italia e nel mondo che un giornale venisse confiscato …. I magistrati sequestrano tutto il patrimonio aggredibile, 150 milioni. Ma Catania sembra assorbire il colpo senza scomporsi. Silenzi imbarazzati da chi con Ciancio si è seduto amabilmente a fare affari, a mediare appoggi, ad elargire favori. Dal suo studio sono passati tutti i politici, con rarissime eccezioni. Molti di loro avrebbero il dovere di parlare, ma tacciono”. Così scrive sul Fatto Quotidiano,  Domenico Valter Rizzo noto giornalista e scrittore,

Anche le quote societarie de “La Gazzetta del Mezzogiorno” nel mirino della procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta condotta dai Carabinieri ROS che vedono coinvolto l’editore Mario Ciancio Sanfilippo, imprenditore siciliano attivo nel campo dell’editoria.  Un lato oscuro della Gazzetta del Mezzogiorno che ricordiamo dal 2008 al 2011 ha anche visto tra i suoi azionisti gruppi imprenditoriali di Noci (vedi sotto storia Edisud S.r.l.).

Il Tribunale di Catania ha emesso un decreto di sequestro e confisca, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, di una serie di beni nei confronti dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo.  Il sequestro fa tremare il mondo del giornalismo del Mezzogiorno. Il valore dei beni, in corso di quantificazione, è di almeno 150 milioni di euro. Il provvedimento riguarda l’intero gruppo editoriale che fa capo a Ciancio Sanfilippo e in particolare il quotidiano La Sicilia, la maggioranza delle quote della Gazzetta del Mezzogiorno pari al 69,84% e due emittenti televisive regionali, Antenna Sicilia e Telecolor, che ora saranno gestite da commissari giudiziari.

Sembrerebbe che Ciancio anche ex direttore della testata “La Sicilia”, “avrebbe agito imprenditorialmente nell’interesse proprio e nell’interesse di cosa nostra” guidando la linea editoriale “ improntata a mantenere nell’ombra i rapporti tra la famiglia mafiosa e le imprese direttamente o per interposta persona controllate dalla medesima”.

Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano “già nel 2015 nell’avviso di conclusione delle indagini la procura annotava di aver trovato cinquantadue milioni di euro depositati in Svizzera e non dichiarati in occasione dei precedenti scudi fiscali. “In quelli per i quali sono state sin qui ottenute le necessarie informazioni – spiegavano i pm – sono risultate depositate ingenti somme di denaro, 52.695.031 euro che non erano state dichiarate in occasione di precedenti scudi fiscali”. Davanti ai pm, Ciancio aveva provato a giustificare l’origine di quelle somme, ma la sua auto difesa non aveva convinto gli inquirenti, che anzi specificano come “la successiva indicazione da parte dell’indagato della provenienza delle somme, non documentata, abbia trovato smentita negli accertamenti condotti”. In pratica il principale editore del Sud Italia non è riuscito a giustificare la provenienza del tesoretto inviato Oltralpe. Già una prima richiesta di sequestro da parte della procura era stata respinta. Questa volta, invece, è arrivato il via libera”.

STORIA DELLA  “EDISUD S.r.l.” editore della  GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (fonte wikipedia)

<< Nel 2004, Edisud vende per circa 5 milioni il pacchetto di maggioranza (90% delle quote) dell’emittente Antenna Sud a un gruppo di imprenditori pugliesi facenti capo all’avvocato Fabrizio Lombardo Pijola. La partecipazione del 10% in Antenna Sud in seguito è scesa a poco più del 2% a causa di aumenti di capitale non sottoscritti.

 Il 30 aprile 2008, la Società Editrice Siciliana Spa, con una operazione da 35 milioni di euro cede il proprio pacchetto azionario (il 30% di Edisud), tramite Bari Editrice, alla Fimco spa di Noci di proprietà del Gruppo imprenditoriale Fusillo (settore edile). L’operazione, seguita sul piano finanziario dalla Banca Popolare di Bari ha variato l’assetto societario che pure continua a rimanere saldamente in mano a Mario Ciancio Sanfilippo.

Il 9 febbraio 2011 Finanziaria Tosinvest (Angelucci) ha acquistato per 17 milioni di euro dalla famiglia Fusillo di Noci il 51% di Bari Editrice s.r.l., proprietaria del 30% di Edisud, che la rilevò nel 2008 dalla Società editrice siciliana di Messina.

Nel giugno del 2011 Edisud vende l’emittente albanese «News 24» e il quotidiano albanese Gazeta Shqiptare (terzo quotidiano del Paese per numero di copie vendute) per 6 milioni di euro.

Nel novembre 2011 Musa International, società del Gruppo Sorgente, ha acquistato tramite una sua controllata il 30% di Edisud Spa detenuto dalla Bari Editrice Srl,  cfr Wikipedia>>

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