M5S: per una pubblica amministrazione trasparente, dati aperti e video pornografici

È stato senza dubbio un inconsueto ed imbarazzante inizio anno a luci rosse per il Movimento 5 Stelle. All’evento online “Per una Pa trasparente, dati aperti per il decisore politico”, organizzato da senatori grillini, a cui hanno partecipato il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, Roberto Caso (docente di diritto privato comparato all’Università di Trento), Michele Pizzo (ordinario di Economia Aziendale all’Università della Campania), Elisa Giomi (docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Roma Tre), Massimo Fedeli (della direzione centrale per le tecnologia informatiche Istat) e tanti altri ancora, c’è stato un momento che dire piccante è poco. Nel bel mezzo del convegno infatti è stato condiviso il monitor di un partecipante, che mostrava inequivocabili scene di sesso.

L’accaduto piccante ha fatto presto il giro del web. Convegno 5 stelle a luci rosse. L’imbarazzo è stato grande. Quel minuto circa di proiezione a luci rosse sembrava interminabile. Gli organizzatori piombati nel panico. Quanto ci sia di goliardico i questa vicenda non è dato sapere. Di clamoroso invece c’è moltissimo. Un premio Nobel che va ospite e si ritrova difronte a tale inconsueta volgarità non era ancora accaduto. Non che i bunga bumga non appartenessero alla storia politica italiana, o che ci mancasse che Rocco Siffredi fosse votato come Presidente della Repubblica, né tantomeno ci eravamo privati di Cicciolina in Parlamento, ma qualcuno ha pensato bene di non farsi mancare proprio nulla, inaugurando la novità. Oggi il porno è online, il M5S è nato online, le password per entrare nel convegno lo ha fornito direttamente la senatrice grillina organizzatrice dell’evento, su un suo profilo social. I 5 Stelle dovevano aprire il Parlamento come una scatoletta. Di sicuro hanno aperto l’ingresso al webinar ad un affezionato di pornografia online. Tant’è.

Ovviamente è stata una sfortunata leggerezza della senatrice, che si è scusata in mille modi. Dopo circa un lunghissimo minuto sono riusciti a buttar fuori l’ospite appassionato di Pubblica Amministrazione e di pornografia. Il giorno seguente pare sia stata formalizzata una denuncia alla polizia postale. E da Roma è tutto, per ora, in attesa di conoscere il nuovo Presidente.

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