Lavoro: la visione de La Scelta Buona

NOCI – Il lavoro: la situazione attuale, le opportunità future attraverso il turismo. Se n’è discusso giovedì all’interno dell’auditorium dei locali annessi alla parrocchia Ss Nome di Gesù attraverso un incontro dibattito organizzato dal movimento civico La Scelta Buona.

Quattro persone, introdotte dalla moderatrice, si alzano dalla platea e vanno a sedersi nel semicerchio di sedie posto sul palchetto quasi a significare la provenienza dalla società civile di chi andrà a discutere. Dalle poltroncine si alzano Mauro Ligorio, Orazio Tinelli, Gianni Vittorini e Enzo Bartalotta. «Modererò con la curiosità di un cittadino» dice in apertura di serata Giovanna De Crescenzo.

E subito si viene al nocciolo della questione. A rompere il ghiaccio è Mauro Ligorio che riprendendo il motto de La Scelta Buona, famiglia, lavoro, impegno, spiega il suo punto di vista sulla carenza cronica di posti di lavoro a Noci, motivo per cui molti giovani sono costretti a emigrare. «Troppo spesso in questi ultimi anni la parola lavoro è stata strettamente legata alla politica. I grossi gruppi imprenditoriali erano incubatori di voti dove in una sorta di “ricatto nascosto” si scambiavano voti con assunzioni. Questo gioco ha funto da tappo per un eventuale volano di crescita dell’economia reale nocese, tanto che la classe politica locale non è riuscita ad aprire una seconda via legata alla new economy e all’innovazione tecnologica, che è stata sottovalutata o sottaciuta perché un cittadino ignorante è più facilmente manipolabile. Chiariamoci, un’amministrazione non può creare posti di lavoro ma può creare circoli virtuosi che consentano ai cittadini di mettere a frutto le proprie idee».

È toccato quindi a Orazio Tinelli spiegare il profondo stato di crisi in cui è piombato il settore della fotografia a seguito dell’avvento delle fotocamere digitali e degli smartphone. Crisi del settore che ha portato molti suoi colleghi a chiudere bottega e che vuole simboleggiare il difficile momento che stanno vivendo tutti gli artigiani. Infatti l’argomento è stato ripreso da Gianni Vittorini che, seppur imprenditore di una piccola azienda di infissi in società col fratello, ha ammesso di aver dovuto licenziare quattro dipendenti perché le commesse si sono notevolmente ridotte nel tempo.

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Testimonianze che raccontano il difficile momento economico che sta attraversando la città e che forse potrebbe intravedere qualche barlume di speranza almeno nel settore turistico. A spiegarlo è Enzo Bartalotta che grazie all’ausilio di slide e percentuali ha proposto la sua idea di marketing turistico per la città che porterebbe lavoro tutto l’anno con manifestazioni curate ad hoc e spalmate su un lungo periodo di tempo. La tesi di Bartalotta si esprime attraverso sei passaggi: visione, in cui Noci è al centro di un “cerchio magico” in un punto geografico tra gli aeroporti di Bari e Brindisi, e Matera. Per Bartalotta bisognerebbe intercettare i flussi turistici traghettandoli su Noci; target: Bartalotta intravede che i turisti siano più soddisfatti nell’assistere ad eventi culturali e d’arte; offerta: bisognerebbe innalzare il numero di posti letto per poter accogliere il flusso turistico. In questo punto Bartalotta inserisce anche un calendario annuale degli eventi così da attrarre gente per 365 giorni, «piccole cose ma sostenibili». Punti di forza: la teoria elaborata vede nel cibo, ambiente e clima i punti su cui puntare maggiormente per attrarre flussi turistici in transito per la Puglia; potenzialità inespresse: un centro storico da rivalorizzare, aprire alle gite scolastiche e al business congressuale, infine il ritornare alla terra investendo sul biologico. Cosa fare? Innanzitutto mettere al centro di un progetto serio la scuola. Un’amministrazione comunale invece dovrebbe dotarsi di un ufficio marketing che sia attento ai mutamenti della realtà. «Tutto questo è possibile farlo, basta volerlo» chiosa l’ideatore de La Scelta Buona.

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