La sinodalità e discernimento secondo don Sandro Ramirez

NOCI – Sinodalità e discernimento. Sono queste le due parole sulle quali è ruotato l’incontro organizzato dalla parrocchia SS. Nome di Gesù lo scorso 23 gennaio. Nei locali a piano terra del convento dei cappuccini, don Sandro Ramirez, arciprete della Chiesa Madre di Fasano, ha spiegato, ai presenti, il significato delle due parole nell’incontro “Vivere la Sinodalità nella Chiesa locale”.

«Il nostro vescovo ha dato la possibilità alle nostre comunità di fermarci un attimo a capire cosa significa vivere la sinodalità», ha commentato don Maurizio Caldararo, introducendo l’incontro. La parola sinodalità è stata, infatti, pronunciata da Papa Francesco nel Convegno ecclesiale di Firenze tenutosi nel novembre del 2015, il quale la attribuisce alla parola Chiesa. «La parrocchia perfetta? Quella senza chiacchiere», ha continuato il parroco, riprendendo parte dell’omelia pronunciata sempre da papa Francesco. «Una parrocchia perfetta non la si avrà mai. Papa Francesco oltre all’omelia diceva che oltre ad esserci i chiacchieroni ci sono i cristiani pigri, quelli che nella parrocchia vivono da cristiani patteggiati. Purtroppo, sono quelle persone che non hanno speranza».

Entrando nel vivo dell’incontro, si iniziano a scoprire i vari significati da attribuire alle già citate parole sinodalità e discernimento. La prima «Significa camminare insieme» ha commentato don Sandro. «Siamo sinodali quando camminiamo insieme». Invece, la seconda «significa setacciare, distinguere, cioè avere la capacità di selezionare». Le due parole sono legate fra loro e quindi non si trovano mai da sole. Inoltre «il Papa ha la necessità di accompagnare la parola discernimento da due aggettivi. Lungimirante e evangelico» oltre a spirituale, attento e profondo. «Significa che il papà è preoccupato dalla rete che mettiamo nel setaccio perché si distinguono cose per altre. Dobbiamo inserire dei criteri».

«Il papà dice di camminare in modo sinodale. Non ci chiede di camminare a braccetto. Ci chiede di vivere l’esperienza in modo da capire che stiamo camminando insieme. Cosa ci vuole affinché la sinodalità ci faccia crescere? Bisogna camminare insieme nella storia». Inoltre il discernimento cambia «in base all’epoca in cui si vive. Oggi bisogna capire come fare». Come si fa discernimento? «Con 4 verbi. Ascoltare, consigliare, discernere e decidere». Quindi, la presentazione dell’incontro di formazione è stata anche un modo per comprendere a pieno il discernimento da compiere a maggio 2017, quando avverrà il rinnovo del consiglio parrocchiale. «Per prendere la decisione migliore bisogna avere le competenze. Il come a volte diventa più importante della cosa. Bisogna crescere come chiesa e come comunità, anche se a volte non si prende la decisione giusta».

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