La “coppa dei voltagabbana” al M5S: cambio casacca anche per Labbate e Scagliusi

Quello che tutti gli elettori del M5S conoscono come caposaldo della battaglia grillina è il vincolo di mandato. Ovvero, anche se la legge lo consente, c’è un patto morale con gli elettori di non cambiare “casacca” durante il mandato. In ogni legislatura è elevato il numero dei cambia casacca, in alcuni partiti più di altri. Ma che il M5S potesse insidiare questo primato, coi suoi quasi 160 eletti che in questi quattro anni hanno cambiato, nessuno poteva immaginarlo.

Alle tante perdite di senatori e parlamentari nel M5S, a dare il contributo più significativo è stato Di Maio, con una giravolta inattesa e clamorosa ha creato la prima vera scissione nel partito, tradendo in un colpo solo tutta storia grillina delle origini. A seguirlo in 60 e più, tra senatori e parlamentari. E c’è da scommettere che aumenteranno. Tra questi anche i polignanesi Labbate e Scagliusi.

Le rimostranze sui social da parte degli elettori è stata forte e massiccia. Una scissione vissuta come tradimento, che fa male a chi ha sognato il cambiamento e si è ritrovato a votare quei volti nuovi che agiscono come i vecchi politici. Suona di beffa che la “Coppa dei Voltagabbana” (cosí chiamata da Padellaro su IlFattoQuotidiano) stia per andare al partito che ne aveva fatto un cavallo di battaglia.

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