I MINGHIARILI – (secondo il mio punto di vista)

NOCI – E’ ovvio che il mio ispiratore è “Luca Bianchini” e, dopo aver letto “IO CHE AMO SOLO TE” e “LA CENA DI NATALE” ed essendo io pugliese di nascita, ma residente nella città “eterna”, ho cominciato a guardarmi attorno ora che sono scesa al sud … e allora SCRIVO, scrivo grazie alla conoscenza fortuita di una persona splendida: Giuseppe, fatta per caso (?) a “Pelle Rossa” splendido, sicuramente per me, stabilimento balneare di Monopoli, questa persona mi ha incitato: “… scrivi…scrivi” ed io ho seguito il suo consiglio.

Ed eccomi qua. Allora dicevamo i Minghiarili … i Minghiarili (sottolineo sempre secondo il mio punto di vista) sono quelli che in paese al posto di assistere ed ascoltare a “tutti giù per terra – remixed” di e con Giuseppe Culicchia e Federica Mafucci a Largo Torre (la gnostra) vanno a Largo Garibaldi a vedere esibirsi sul palco “Miss e Mr. Fashion città di Noci” sabato 30 agosto scorso. E’ ovvio, è questione di gusti. Ma porcaccia la miseriaccia … su 20.000 residenti solo 40/50 persone vengono ad ascoltare e/o assistere alla suddetta rappresentazione? Va bene che è sabato (l’ultimo sabato di agosto) va bene che stasera le cene di “arrivederci al prossimo anno”, va bene che è una calda serata estiva (fatto strano per Noci che generalmente negli anni passati ci vuole sempre il “giacchettino”) ma … dove sono tutti gli altri? Bho…mistero! Forse a Largo Garibaldi, a sfoggiare l’ultimo completo “Chanel” o la borsa “Kelly” (egregiamente imitata dai cinesi che ormai si vende su tutte le spiagge del “Bel Paese” …a Largo Torre (la gnostra) chi li vede?

I Minghiarili sono quelli che, seduti ad un bar a Largo Garibaldi all’una di notte di una serata di mezzo agosto e tu… “vestita campestre” si alzano per salutarti ed una signora, in particolare, vestita “Chanel” da capo a piedi, ti domanda candidamente: “ma da dove vini vestita così?” e tu … candidamente rispondi: “dalla Masseria C …” (gestita peraltro da uno splendido signore di Putignano), dove si è svolta la “Festa nell’aia”, con tanto di musica eseguita dal gruppo Folkloristico “La Murgia”, (si mangia benissimo gustando i prodotti della masseria), e ti senti apostrofare: “ma sti romani scendono al nostro (?) paese e conoscono quei posti a noi sconosciuti!” e allora la risposta ti viene spontanea: “Minghiarili”… bastava prendere le locandine esposte in tutti gli esercizi commerciali, informarsi e prenotare… “Minghiarili” vi siete persi questa splendida serata e non solo questa!

Sono “Minghiarili” tutti quelli che, in un tempo lontano, ti frequentavano e mangiavano insieme a te e poi … solo perché hanno fatto i “SOLDI” o perché politicamente legati ad una corrente ormai decaduta, ti incontrano al “Falco Pellegrino” e tu “scaciato” (termine romanesco) e loro sempre rigorosamente “Chanel”, ti snobbano …: sai c’è l’Onorevole, Tizio, caio, oppure l’industriale Tizio, Caio, (ah, ah, ah…magari inquisiti per vari motivi, ma questo è un dettaglio), ora ti cercano … ma va bene lo stesso, tu sei sempre la stessa.

“Minghiarili” … noi, siamo sempre gli stessi anche quando i soldi ci circolavano nelle tasche, eravamo sempre gli stessi, andavamo e/o adiamo “scaciati” ovunque anche al … “Falco Pellegrino”.

Ah le apparenze1Per questo motivo: “benedetta città”, in città non frega a nessuno come sei vestita la mattina per andare a lavorare, anche se alcuni di noi lavoravano e lavorano in posti “prestigiosi” ah “BENEDETTA CITTA’”!

I “Minghiarili” sono quelli che frequentavi tantissimi anni fa, quando passavi le estati dai nonni, quelli con cui andavi a ballare, rigorosamente di nascosto, alle “Grotte Palazzese” a Polignano, quelli che dovevamo racimolare i soldi per poter scendere alle “Grotte Palazzese”, quelli con cui magari avevi un “storiella” e, che oggi diventati famosi, incontri al bar famoso per i suoi cornetti e fanno finta di non conoscerti.

Ma chi sene frega, anche tra di loro (fortunatamente) ci sono ancora quelli che, nonostante siano diventati “famosi”, ti salutano e si fermano a parlare con te, sono pochi comunque, molto pochi. Ce ne sono tre in particolare … grazie “dottore” per le ricette … grazie ex fotografo famoso perché quando passi con la macchina e mi vedi, cerchi il parcheggio e scendi a salutarmi (dai sei forte … ce la puoi fare) e “u rusciu” che pur essendo barese viene sempre a Noci…che ricordi… “una rotonda sul mare” ah quanti amori sono nati ballando sulla veranda della sua casa… “ciao ciao piccola Ketty”, si ballava nel tardo pomeriggio o rigorosamente dalle 21 alle 23 massimo 24… altrimenti scapaccioni dai nonni …no, dalle nonne, … sanissimi scapaccioni! Ah … dimenticavo il quarto, dai T … non si può vivere di ricordi, che ci fai ancora in giro per Noci, a quasi 70 anni, con il fuoristrada (oggi Suv), a che ti serve? …so’ passati i tempi!

(Donato … quanto mi manchi!)

I “Minghiarili” sono i nocesi che si fermano a mangiare il “panino di Marino”. Che vi perdete! Vengono dal nord per mangiare il “panino di Marino”. Bravo Marino!

I “Minghiarili” sono quelli che ti chiedono “ma è di Noci?” … ma dai, la moglie dell’avvocato! Ma non si vede mai a Largo Garibaldi a mostrare i suoi “Chanel”. Certo che è di Noci …ma Lei non ha bisogno di mostrare i suoi “Chanel” Lei ha la sua casa, la sua volpe che la va a trovare spesso, lei ama starsene in tranquillità a contatto con la natura … e suo marito? Uguale a Lei … fortunatamente!

I “Minghiarili” sono quelli che come me scendono al sud dal nord (Roma, Bologna, Firenze, Milano, Torino, ecc…) e si sparano le “pose”, magari con la macchina in prestito e fanno i gradassi (in città non se lo possono permettere perché passerebbero per i soliti “cafoni”, specialmente i “romani”, spesso mi sono vergognata di essere “romana”. Che ve strillate? Ma se gioca a pallone in acqua in mezzo a tanta gente? E al bar? : “ a caso… damme un po’”… urlando … che cafoni!

I “Minghiarili” sono quelli ch scesi al sud alzano la voce ai ristoranti nocesi e fanno sentire “l’accento del nord acquisito”, quelli che sfoggiano “Chanel” facendo “susesotto” a Largo Garibaldi.

Ah … benedetta città!

Però, se ti guardi attorno (come stasera) ti rendi conto che la gente vera esiste e sì … sta cenando con te, anche se potrebbe stare a Largo Garibaldi stasera, appartiene in via indiretta alla Noci che conta in questo momento, ma sta con te, con te che sei andata da “Fatalino”, ristoratore famosissimo, che tu conosci da tantissimi anni e gli hai chiesto un primo e un secondo cucinato da portarti a casa perché stasera sei soa, non hai voglia di cucinarti e vuoi assistere a quello che andrà in scena a Largo Torre (la gnostra) e rientrando a casa con il primo e secondo di Fatalino chiami e Le chiedi: “vuoi cenare con me?” ci arrangiamo e la risposta è “Sì… arrivo!” Tanto Fatalino (grazie) ti ha preparato per TRE, pagando per UNO. Evvai…cin cin… a NOI!

E dopo lo spettacolo, quando quei pochi che assistevano lasciano la “gnostra” esci il “tavolino” (se era per me avrei anche cenato fuori, ma rispettando le esigenze della tua ospite… non lo hai fatto) escono gli amici di Largo Torre e ci facciamo compagnia: un goccio di grappa, un dolcetto del bar P… e Maria, la mia vicina di casa (splendida vicina…vicina in tutti i sensi) dice, candidamente, dopo aver assistito allo spettacolo tenutosi poco prima a Largo Torre: “mah…c’io ditt?” e si ritira, buona notte. Allora piano piano rientrano anche le altre signore di Largo Torre … Jangela … Jangela, che non si perde nulla di Largo Torre incomincia la nostra serata … ricordi … risate e tra un goccetto di grappa  e un dolcetto si fanno le due del mattino e allora l’unico uomo tra donne, decide di andare a dormire… “Picceledde … ma vu site pacce?!” … e vai CIN CIN. Che belle serata!

Che belle serat, quanto mi mancheranno queste serate al rientro in città … la CITTA’ ETERNA.

Mi mancheranno tutte le persone che mi vogliono bene a cui devo molto … tantissimo! Mi mancheranno le piccole cose, la quotidianità delle piccole semplici cose. Ma mi mancano anche i miei piccoli nipotini che sono nella città eterna. Al rientro mi mancherà il mio paese natio “Noci”, sono sicura che prima o poi scriverò qualcosa sul cimitero di Noci, … (ohi…un pezzo allegro però) … almeno spero di “farlo” allegro… Ho una suoneria bestiale sul cellulare e fatalità mi squilla sempre quando sono al cimitero e mi viene sempre da ridere, anche se la gente, giustamente mi osserva un po’ perplessa.

Buona notte … ops … Buongiorno … è l’alba!

P.S.: Maria perché proprio stasera sei andata a Polignano? …Polignano il paese di Nennella … il paese del maestrale…

Luca Bianchini l’8 agosto era qui alla gnostra…e io sono scesa il 12…ma porcaccia la miseriaccia.

Pina che ti è successo stasera? Eri silenziosa, perché? Ok … più tardi ti chiamo.

Francesca Mastropasqua

(Il presente testo è riportato all’interno della raccolta “Storie di donne” – anno 2015 – 10° concorso letterario indetto dal Comune di Arco, finito di stampare a marzo 2016)

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