Emiliano: “Necessario uno sforzo per aprire un dialogo con la Federazione Russa”

Questa mattina il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha indetto una conferenza stampa a Bari in merito alla “missione speciale” della Federazione Russa in Ucraina.
Il Presidente Emiliano ha dapprima dichiarato che “sono ore molto difficili nelle quali i sogni, i progetti, le imprese, l’amicizia e tutta la strategia che Papa Francesco da tempo, assieme alla Puglia e alla città di Bari, stava costruendo per il dialogo ecumenico tra la Chiesa Ortodossa e quella Cattolica, sono in mezzo ad una situazione che purtroppo ricorda tempi che speravamo di aver lasciato alle spalle”.
Emiliano, inoltre, fa un appello alla diplomazia mentendo a disposizione il patrimonio di relazioni che la Puglia rappresenta, aggiungendo che questo è un momento dove, al di là di chi ha torto e chi ha ragione, purtroppo serve precisare da che parte stare. Ed il Presidente della Regione specifica che la Puglia, unitamente all’Italia, è dalla parte della Nato senza se e senza ma.
Dunque, per Emiliano deve esserci uno sforzo complessivo per stare al fianco degli Stati Uniti, dell’Unione europea e della Nato per riaprire il dialogo con la Federazione Russa e con il suo popolo, perché è evidente che quest’ultimo deve anche avere la possibilità, attraverso le sue leadership, di dire la sua. “Il progetto di pace universale – aggiunge Emiliano – al quale stavamo lavorando, ripeto sotto la guida di Papa Francesco e nel quale Puglia è stata protagonista negli ultimi quindici anni, rischia di essere travolto da questo momento in cui le immagini ricordano tempi che avremmo voluto dimenticare per sempre”.

Nel contempo Emiliano si è appellato al ruolo fondamentale della Puglia nelle relazioni italo-russe: “Molte delle cose che sono accadute in questi anni rischiano di essere vanificate. Voglio ricordare che Bari è stata la sede del vertice italo-russo del 2007, un momento nel quale immaginavamo un dialogo talmente intenso tra la Federazione Russa, l’UE e l’Italia da contrastare in modo drammatico con le immagini dei carri armati che stanno invadendo l’Ucraina”.

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