NOCI – Graditissime riconferme nella guida Touring Club Italiano. Il ristorante L’antica locanda e l’albergo Santa Rosa Relais sono stati inseriti nella guida “Alberghi e ristoranti d’Italia 2017” portando continuità d’eccellenza della regione Puglia sia per ospitalità e accoglienza, sia per la buona tavola.
Tra i 4500 indirizzi suggeriti dalla guida curata da Luigi e Teresa Cremona, ci sono, ognuna per il proprio ambito, anche le due attività nocesi. I riconoscimenti sono stati attribuiti nella giornata di domenica 23 ottobre durante l’annuale manifestazione Cooking For Art organizzata dal Tci a Officine Farneto a Roma. Una giornata completamente dedicata alle eccellenze italiane sia dell’accoglienza che della ristorazione. Tra show cooking, stand gastronomici di prodotti tipici locali che hanno variato dai pastifici, alle macellerie, alle pescherie e formaggerie, vi è stata la presentazione della guida edizione 2017.
Nella sezione “Stanze Italiane”, per il terzo anno consecutivo, si riconferma Santa Rosa Relais, struttura ricettiva sita nel borgo antico del comune di Noci. Tra gli elementi che hanno portato all’attestato di riconoscimento e all’inserimento in guida l’ascolto delle esigenze del cliente e pacchetti che includono diversi servizi anche per la cura del corpo. Nella motivazione riportata in elenco è scritto: “Questo riconoscimento va ad alberghi con carattere e personalità, curati nei dettagli e negli arredi, che sono espressione di una tradizione italiana di ospitalità, spesso a carattere familiare, che sa trasmettere il valore dell’accoglienza a prezzi ragionevoli”.
Diverso ramo ma altrettanto apprezzamento nella sezione “Buona Cucina”, in cui il riconoscimento pugliese è stato assegnato a Pasquale Fatalino chef de L’Antica locanda. Anche in questo caso si tratta di una riconferma data ormai l’enorme stima che i cuochi di tutta Italia riservano allo chef nocese e alla collocazione del ristorante in tutte le maggiori guide italiane ed estere, frutto di anni di esperienza e della prosecuzione del progetto che vede il prodotto a km 0 principale attore della cucina di Fatalino.
Per l’edizione 2017, la guida cambia volto e torna in parte alle “origini”. Accogliendo le osservazioni e i suggerimenti di alcuni lettori, nella presentazione degli indirizzi dei capitoli regionali si abbandona la suddivisione tematizzata e organizzata in categorie per tornare alla formula del classico repertorio. Ampio e ricco è il dettaglio delle informazioni fornite per ogni struttura: dai principali dati anagrafi ci ai servizi offerti, dai prezzi praticati al nome del direttore per gli alberghi e dello chef per i ristoranti. Una sintetica ma accurata descrizione, infine, mette in luce le particolarità degli esercizi citati, dando rilievo all’atmosfera degli ambienti, allo stile degli interni, alla proposta in cucina.
