È scoppiata la guerra in Ucraina

Alle 4:27 italiane è cominciata una nuova guerra. La Federazione Russia ha iniziato una missione speciale in Ucraina per prenderne il controllo e rovesciare il Governo filo-americano. L’esercito russo ha svolto una manovra a tenaglia, attaccando le zone strategico militari anche dall’alleata Bielorussia.
Subito dopo il presidente Zelensky ha annunciato l’imposizione della legge marziale in tutto il territorio ucraino.

L’Arcivescovo Monsignor Giuseppe Satriano, a seguito dell’inizio del conflitto in Ucraina, ha commentato così: “La drammatica escalation delle ultime ore mette ancora una volta a dura prova la vita di molte persone di questa nostra Europa, che mostra di aver smarrito memoria storica e comuni radici cristiane. Il cuore è gravido di dolore e credo che, nonostante l’apparente fallimento dei vari tentativi diplomatici messi in atto per fermare questa tragedia, sia importante non dimenticare l’appello che proprio da un vescovo di questa nostra Puglia, don Tonino Bello, fu gridato più volte, in piedi costruttori di pace!”

L’Arcivescovo da appuntamento per sabato ad un incontro di preghiera davanti alla tomba di San Nicola di Myra, luogo a cui raccogliere quanti credono nella forza della preghiera come strumento capace di disarmare l’inimicizia.
“Quanto Cristo ha insegnato rimane per noi strada privilegiata – aggiunge Monsignor Satriano – per innervare fermenti di speranza e lucidità di coscienza. Insieme al Rettore della Chiesa Russa di Bari e a quanti prenderanno parte all’orazione di pace, desideriamo invocare il dono dello Spirito su chi, attraverso la diplomazia, è impegnato a operare per il bene comune, ma, allo stesso tempo, desideriamo vivere una forte intercessione per coloro che, drammaticamente, sono i protagonisti di questo momento storico: i civili e i soldati sul campo”.
Un gesto, questo, che non deve essere interpretato come puro irenismo, ma sia letto come presa di posizione contro ogni forma di guerra. Infatti, aggiunge: “Le lampade che porremo sulla tomba di San Nicola vogliono essere segno di un impegno personale e di un’invocazione comunitaria che sale da questo lembo del Mediterraneo per attestare vicinanza a quanti si ritrovano nella paura e nella sofferenza. Il solo pensare alle possibili conseguenze che tale conflitto può innescare porta angoscia ai cuori di tutti. Pertanto auspico che il buonsenso e il dialogo prevalgano su queste ore buie”.

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