“Stati mentali” e “Corcoro”, Vicenti lavora alle prossime creazioni

NOCI – Con molta probabilità vedranno la luce quest’anno o nel 2017 le nuove creazioni che l’artista nocese Carlo Vicenti sta portando avanti, nel suo laboratorio di creazione, con le quali tornerà a calcare la scena artistica locale e nazionale. “Stati mentali” e “Corcoro” sono i titoli, forniti in anteprima a Legginoci, delle sue ultime raccolte artistiche.

“Stati mentali” si compone di una serie di opere scultoree, una ventina di istallazioni secondo l’autore, che vogliono riprodurre attraverso la combinazione della pietra calcarea della Murgia e filati di rame, stati psicologici annessi ai caratteri umani. Confusione, tensione, tristezza, indecisione, esaltazione, euforia, rabbia, sono solo alcuni degli stati mentali (e d’animo) che tutti gli esseri umani provano almeno una volta nella vita. Ebbene, con le sue creazioni scultoree, Vicenti sta tentando di replicarle donandone una forma ed un significato artistico. “Stati mentali” si riconduce alla poetica della pietra con cui Vicenti ha già esposto Caduta Massi ed Emersione con grande successo di pubblico e critica.

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Dalla scultura alla pittura. Con “Corcoro” invece l’artista-vigile 62enne, intende dare un tocco di colore ad un elemento semplice e di estrema funzionalità come la juta, fibra vegetale con la quale comunemente vengono composti i sacchi per alimenti ma che è anche adoperata in campo tessile e sartoriale. La collezione riprodurrà paesaggi astratti in cui diversi colori acrilici si fonderanno attraverso un passaggio stratiforme in altri colori o tenderanno ad assumere sfumature diverse. Inoltre dalla differenza tra la juta classica a quella bianca, Vicenti è riuscito ad ottenere una seconda mescolanza di colori impreziositi dalla casualità della colatura. «L’idea mi è venuta durante l’ultima edizione di Bacco nelle Gnostre – riferisce l’artista mentre lavora alla collezione – vedendo un sacco di juta appeso all’ingresso di un ortofrutta locale. In quel momento ho concretizzato l’idea di Picasso secondo cui “Io non cerco, trovo” (l’ispirazione), e così è come se questa collezione abbia trovato me e non il contrario». Al momento rimangono da definire le date ed i luoghi in cui queste opere verranno esposte. Non si esclude anche l’ipotesi di una mostra personale a Milano.

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