“San Rocco” si rinnova: la musica di Maldestro avvicina i giovani alla tradizione

NOCI – Una calda e colorata atmosfera ha arricchito la serata d’apertura dei festeggiamenti in onore del santo patrono San Rocco, i quali hanno avuto inizio lo scorso 2 settembre e termineranno questa sera con la tipica processione lungo l’estramurale del paese.

A differenza degli anni passati, quest’anno il Comitato delle Feste Patronali, in collaborazione con il giovane nocese Mariano Casulli, ha voluto regalare ai nocesi, e non solo, una festa ricca di belle novità e piena di spirito giovane, che ha contribuito ad avvicinare maggiormente le nuove generazioni a queste antiche tradizioni.

Il perno dell’intera serata è stata la musica. Infatti, ad aprire le danze è stato il duo composto da Gabriele Zanini e Pietro Verna, che hanno trasportato il pubblico di Piazza Garibaldi in un viaggio all’interno del mondo dei cantautori italiani, partendo da Lucio Dalla con Piazza Grande, passando per Fred Buscaglione con Guarda che luna, Sergio Endrigo con Io che amo solo te, Pino Daniele con Je so pazzo, Fabrizio de Andrè con Bocca di Rosa e tanti altri.

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A seguire, ha avuto luogo il concerto più atteso della serata, con il super ospite Maldestro, pseudonimo di Antonio Prestieri, artista napoletano, classe 1985, reduce dal Festival di Sanremo 2017 dove si è classificato secondo per la categoria delle nuove proposte. Il giovane cantautore napoletano ha presentato a Noci il suo secondo album, dal titolo I muri di Berlino, regalando forti emozioni ai suoi più fedeli fan e catturando l’attenzione dei passanti sulle note di Abbi cura di te, Sopra al tetto del comune, Io non ne posso più, Che ora è, Sporco clandestino, Arrivederci allora, Facciamoci un Selfie, Dannato amore, e l’immancabile Canzone per Federica con la quale ha calcato il palco dell’Ariston.

Ai taccuini di LeggiNoci.it Maldestro ha raccontato il suo percorso di artista.

Ha avuto modo di visitare Noci e altri posti della Puglia?

Purtroppo non ho potuto visitare Noci perché contrariamente a quello che si pensa quando noi viaggiamo non abbiamo modo di visitare i luoghi che ci ospitano, però la Puglia la conosco ed è un posto meraviglioso con persone accoglienti. Qui mi sento a casa.

Com’è nata la sua passione per la musica?

Ho sempre amato la musica. A nove anni ho iniziato a suonare pianoforte, poi ho lasciato per il teatro ma successivamente l’ho ripresa. Ho sempre amato i cantautori e grazie a loro ho cominciato a coltivare quest’altra passione iniziando a scrivere canzoni.

Com’è stata l’esperienza al Festival di Sanremo?

È stata bellissima, l’ho vissuta come un gioco senza problemi e la rifarei altre cento volte perché mi sono divertito molto senza nessuna ansia. È stato un bel successo non solo personale.

Come nasce “I muri di Berlino”?

Io scrivo sempre ed ho scelto le dieci canzoni che più ritenevo opportune per questo album, in cui ho cercato di raccontare dei muri che ci portiamo dentro. Spero di esserci riuscito.

Quali aspettative ha per questa serata?

La mia aspettativa è di stare bene e di ricevere. Come dico sempre, sul quel palco non dò solamente ma soprattutto ricevo per migliorare e crescere, perché con la condivisione si può combattere e ci si può riprendere un futuro che oggi mi sembra un po’ stanco.

Che progetti ha per il futuro?

Ho molte cose in progetto ma non posso anticiparvi molto. Posso solo dirvi che ho scritto un romanzo che presto presenterò.

A conclusione del concerto, si è dato spazio al Dj Set di Stanick a cura della radio locale Yes We Radio.

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