Real, rimpatriata degli ex giocatori: “il calcio a Noci è morto, noi no”

NOCI – Lo scorso venerdì sera alcuni ex giocatori della squadra di calcio a 11 nocese, militanti in Prima Categoria e in Promozione, hanno infilato maglia e pantaloncini, riprese le scarpette e si sono ritrovati allo stadio comunale “De Luca Resta”. Su quel campo, sempre lo stesso, i nocesi hanno organizzato una partita insieme al loro mister Paolo Dalena. Per molti di loro sono passati diversi anni dall’ultimo campionato giocato con la casacca biancoverde e così, venerdì, hanno deciso di staccare la spina dal quotidiano vivere e riaccendere il piacere di tornare dove è nata e cresciuta la passione più grande, quella per il calcio.

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“Quando abbiamo deciso di organizzare la rimpatriata – ci spiega uno dei giocatori, Giuseppe Lippolis – tutti hanno accettato senza batter ciglio”. Tutti pronti a rimettersi in gioco, a riprovare vecchie emozioni, chi ora con più esperienza, chi con qualche acciacco in più. Ci si trova così a rincorrere lo stesso pallone di sempre, ad aspettare l’assist perfetto dal compagno di una vita, a cercare di concludere in rete per poi emulare, gioendo, i gesti dei campioni di serie A. E le cadute premeditate, a cui, ormai, non ci crede più nessuno, i fuorigioco incerti, i pali che negano la gloria del gol. Poi il fischio finale e si torna negli spogliatoi, quelli di sempre che ne hanno viste tante. Ma, questa volta, il verdetto non conta. Il risultato è stato raggiunto da tutti: divertirsi.

La serata è continuata con una cena per questi circa 30 giocatori che hanno deciso di ritrovarsi dopo anni e si è conclusa, come d’obbligo, con una torta. Su questa si legge: “il calcio a Noci è morto, noi no”. Come a tutti noto, infatti, Noci attualmente non ha una squadra di calcio maggiore. Dopo il travagliato campionato in Promozione 2015/2016 la formazione biancoverde è retrocessa in Prima Categoria, alla quale, tuttavia, per la stagione 2016/2017, il Noci non si è iscritto. E così, il Real Noci ha chiuso i battenti e il “De Luca Resta” ha smesso di ospitare, ogni domenica come da una vita, tifosi, striscioni, speranze. Tutto messo a tacere. Tuttavia, ci ripetono i ragazzi venerdì al campo: “il Noci non muore mai”. Perché non può morire la passione per il calcio, né l’orgoglio di battersi per i colori del proprio paese. Il Noci, in fondo, è una grande famiglia alla quale non si smette mai di appartenere.

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