PD, Parchitelli risponde a Plantone: “sarebbe il caso di riflettere anziché attaccare”

NOCI –  Non si arresta il dibattito all’interno del Partito Democratico nocese. A pochi mesi dalle nuove amministrative l’ex assessore Lucia Parchitelli torna a dscutere delle proprie dimissioni rispindendo alla lettera aperta del suo segretario di partito Vito Plantone. In questa comunicazione Parchitelli allega al testo anche una lettera interna indirizzata al Coordinamento Cittadino nel maggio 2017.

Di seguito la comunicazione di Parchitelli giunta in Redazione e la nota allegata:

La reazione del segretario Vito Plantone alle mie dimissioni è la dimostrazione evidente della distanza tra il mio ed il suo modo di intendere i rapporti e fare politica. Io ho motivato le dimissioni dalla giunta cercando di fare un ragionamento politico con chiarezza, raccontando fatti, facendo esempi e ribadendo un disagio, che viene da lontano, senza accusare nessuno e ribadendo la mia appartenenza politica.  Per tutta risposta il segretario mi attacca sul piano personale dichiarando di voler ricostruire la verità tutta e per intero ma raccontando con giri di parole cose non vere per concludere arrivederci e grazie.

Su un unico aspetto sento di dargli ragione. Ho ritardato a dimettermi. Ma lo ho fatto per tenere fede al mandato ricevuto dagli elettori, certamente non per attaccamento alla poltrona.

Francamente non capisco perché crei “fastidio” discutere di rinnovamento, trasparenza, partecipazione. Erano gli obiettivi, per i quali non “sono stata accolta”, come dice il segretario, ma mi è stato richiesto di candidarmi e per i quali in tanti ci siamo spesi senza risparmio nella campagna elettorale per contribuire a far eleggere Domenico Nisi.

E’ inqualificabile il tentativo di attribuirmi le dimissioni di altro assessore per poter subentrare in giunta. Il segretario sa bene come nacque il rimpasto di giunta a metà mandato, è noto!

Il segretario sa bene inoltre, e se non lo ricorda lo chiedesse al sindaco, che non avevo alcuna volontà di entrare in giunta e che a questo mi sono determinata perché mi è stata prospettata una esigenza di rinnovamento della intera giunta. Le scelte degli altri assessori non mi riguardavano. Così come non dice il vero sulla mia presunta “strenua resistenza”, a maggio 2017, a rimettere le mie dimissioni nelle mani del Sindaco. A tal proposito mostro il testo di una mia comunicazione scritta (Lettera Coordinamento PD), consegnata nel coordinamento del 8/05/2017- in circa 20 esemplari a tutti i presenti, compreso il Sindaco e il segretario.

E non è vero che la candidatura al congresso cittadino di Natale Gentile, che ho sostenuto per amore di pluralismo, era finalizzata ad ostacolare la ricandidatura del Sindaco. La mozione di Gentile, che è pubblica, riportava in premessa che non c’era nessuna preclusione alla ricandidatura del sindaco ma poneva una richiesta di attenzione verso gli ultimi e di chiarezza sulle alleanze e sulle prospettive di ricompattazione delle forze del centrosinistra sui valori del centrosinistra.  E bisognerebbe fare attenzione ad intestarsi il partito e dire che chi sostiene queste posizioni è fuori, perché bisognerebbe ricordare che la mozione Gentile ha raccolto il consenso di poco meno della metà dei votanti.

Sono mortificata della scelta fatta da ultimo da Gentile. Il nostro partito perde una grande risorsa e una importante personalità. Cerchiamo di non perdere altri pezzi.

Se è vero che non si sta lavorando alla “grande coalizione”, riprendiamo a parlare di politica perché mentre è facile accusare altri di spaccare la sinistra è molto più difficile ricompattare il centrosinistra  mettendo al margine chi la pensa diversamente.

Lo ribadisco, sempre per amore della tanto reclamata verità, mi sono dimessa il giorno in cui senza alcun preavviso (perlomeno a me come ad altri consiglieri e assessori con cui mi sono confrontata) la giunta era stata chiamata a deliberare l’affidamento dell’incarico al responsabile dell’ufficio tecnico comunale ad individuare e nominare 4 tecnici demandati al procedimento di redazione del nuovo Piano Urbanistico Generale che “per celerità procedimentale” dovevano essere selezionati tra i professionisti iscritti in un elenco. Non ho tollerato che a soli tre mesi dal voto si pensava ad attribuire incarichi per qualcosa che certamente sarà compito della prossima amministrazione.

Non può negare inoltre il segretario di aver raccolto in più occasioni le mie rimostranze sull’azione amministrativa.

E mentre qualcuno autocelebra “tutta la propria forza” inviterei a riflettere sui messaggi, di identico contenuto, che qualche settimana prima di me hanno esposto tre consiglieri di maggioranza, dopo di me altri due consiglieri di maggioranza, per non parlare di consiglieri, assessori e forze politiche che lo hanno fatto nel corso degli anni. Forse sarebbe il caso di riflettere anziché attaccare.

Invito inoltre, e questa volta formalmente, il segretario a non tirare in ballo la mia professione e di dare la giusta attenzione alle parole che usa. Ho parlato, per fare un esempio del mio operato, del regolamento sulla rotazione nell’affidamento degli incarichi professionali che avrebbe consentito una rotazione trasparente e verificabile da tutti e della cui applicazione, purtroppo, non vi è traccia: di certo non avrei potuto prenderli per me gli incarichi essendo incompatibile!

Osservo con amarezza che non c’è alcuna considerazione per tutto il lavoro fatto in questi anni per ben rappresentare il mio partito, lavoro che oggi si sventola in campagna elettorale.

Per il momento, comunque, continuerò a impegnarmi per l’appuntamento del 4 marzo e per fare in modo che i validi rappresentanti del mio partito possano ottenere il riconoscimento che meritano.

Lucia Parchitelli

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