Nuove misure anti-contagio: al via il nuovo DPCM

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno firmato il Dpcm con nuove misure anti-contagio valide per i prossimi 30 giorni.

I punti essenziali del nuovo Dpcm prevedono:

  • Chiusura di bar e ristoranti alle 24;
  • Divieto di vendere alcolici dopo le 22, dalle 21 sarà vietato consumare in piedi, quindi potranno continuare a servire i clienti solo i locali che abbiano tavoli al chiuso o all’aperto;
  • Trattorie, ristoranti, pizzerie che hanno il servizio al tavolo dovranno chiudere alla mezzanotte, mentre i locali che non hanno i tavoli dovranno abbassare la saracinesca alle ore 21;
  • Gastronomie, rosticcerie e tutti i locali che propongono pietanze da asporto potranno restare aperti fino alle 24 (e non oltre), ma il cibo non potrà essere consumato di fronte al locale, né in strada
  • divieto di sostare davanti ai bar, ai pub e ai ristoranti dalle 21 alle 6, ma anche nei parchi o per strada e nelle piazze;
  • Nelle abitazioni private è “comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi” in numero “superiore a 6”;
  • Saranno vietate le feste sia nei locali pubblici sia nelle abitazioni;
  • Proibito il calcetto, il basket e così come qualsiasi altro sport di contatto, se svolto a livello amatoriale;
  • Tutte le attività pomeridiane gestite da società che abbiano attivato protocolli di sicurezza non verranno limitate dal nuovo Dpcm. Resteranno aperte anche le palestre;
  • Le gite scolastiche sono sospese perché non c’è la garanzia di poter controllare gli spostamenti in sicurezza di studenti e professori;
  • Feste a domicilio con massimo 6 persone (ma è solo una raccomandazione);
  • I contagi si diffondono soprattutto tra parenti e amici, motivo per cui si cerca di ridurre le occasioni di contatto stretto, anche all’interno delle case;
  • Con un limite massimo di 30 persone ai tavoli nei locali ai banchetti dopo matrimoni, battesimi, cresime;
  • Altro tema è quello dei trasporti pubblici, su cui si vuole far rispettare le norme sulla capienza massima all’80%;
  • Le sanzioni per chi non rispetta i divieti sarebbero sempre le stesse, con multe da 400 a mille euro.

dPCM 13 ottobre 2020

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