Noci verso il referendum tra comitati “no triv” e scettici

NOCI – Ancora due giorni per scegliere sapientemente se e come votare al referendum abrogativo del 17 aprile prossimo. Nelle ultime settimane diversi gruppi di persone riuniti in comitati, tra cui Stop trivelle, No Triv, associazione culturale Akira, hanno avviato una intensa campagna di comunicazione, anche attraverso il porta a porta, per sensibilizzare i cittadini nocesi alla difesa del proprio mare e delle proprie coste. Diverse le motivazioni a sostegno del SI, tra cui l’inquinamento da idrocarburi, il superamento dei combustibili fossili quali fonte di energia, l’inquinamento della fauna marina, fuoriuscite di petrolio dalle stazioni petrolifere, la sottoscrizione dell’Italia ad un protocollo d’intesa a seguito della conferenza Onu sul clima tenutasi a Parigi nel dicembre scorso.

«Secondo me è positivo che a Noci ci siano diversi gruppi per il si»  dice Giuseppe Carrieri, consigliere della città metropolitana giunto a Noci per denunciare un pericolo stradale sulla provinciale per Putignano. «Bisogna dire alla gente di recarsi alle urne e votare per il si per dire basta al petrolio. Abbiamo inquinato abbastanza, adesso dobbiamo dire che non vogliamo più questo tipo di politica energetica». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Pierangelo Della Corte e Gianni Gentile dell’associazione culturale Akira che nella serata di mercoledì hanno organizzato la proiezione gratuita del film “Promised Land” presso i laboratori urbani G.lan. Dopo una serie di video spot pubblicati sul canale youtube dell’associazione, i rappresentanti hanno dato luogo ad un ulteriore momento di interscambio per poter ribadire la propria posizione. «Bisogna andare a votare – dice Gianni Gentile – non solo perché attiene ad una tematica ambientale, ma per sottolineare il passaggio dal petrolio alle energie rinnovabili, salvaguardando il nostro mare».

Sulla questione del raggiungimento del quorum il sindaco di Noci, Domenico Nisi, ha richiamato l’attenzione: «Al di là delle posizioni personali di ognuno di noi, è mio dovere, in quanto Primo Cittadino e rappresentante delle istituzioni, invitare tutti i cittadini ad esercitare liberamente il loro diritto al voto» ha scritto in una nota.

Scettiche invece le posizioni dei senatori nocesi. Interpellati dalla Gazzetta del Mezzogiorno si sono mostrati alquanto distaccati con dichiarazioni equidistanti. «Voterò cercando di essere dalla parte dell’utile per il Paese» è la dichiarazione rilasciata dalla sottosegretario all’istruzione Angela D’Onghia. «Io ci sarò e nel merito rifletterò fino all’ultimo momento perché è sacrosanto rivendicare l’ambiente pulito,  ma non sopporto la demagogia e certo pressapochismo che determina rinuncia al progresso» è invece il parere del sen Piero Liuzzi.

Tra le ragioni del NO prevalgono lo sviluppo economico, la sicurezza delle stazioni petrolifere, la salvaguardia dei posti di lavoro.

Si voterà domenica 17 aprile. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 presso le scuole medie “Gallo” e “Pascoli”, e alla scuola elementare “Positano”. Per votare è necessario presentarsi ai seggi muniti di carta d’identità e tessera elettorale.

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