Noci Saxophone Pool, emozionante spettacolo di musica improvvisata

NOCI – Lo scorso 27 novembre, il Chiostro delle Clarisse ha fatto da cornice ad uno splendido spettacolo di musica improvvisata, messo in scena da cinque talentuosi musicisti che hanno regalato al pubblico nocese una serata magica.

Il protagonista e fautore del concerto, introdotto da Francesca Amatulli, è stato il gruppo musicale Noci Saxophone Pool, un trio composto dai sassofonisti Vittorino Curci, Gianni Console e Francesco Massaro, che in molte esibizioni viene arricchito dalla presenza di altri musicisti, al fine di realizzare di volta in volta nuove combinazioni sonore.

Per l’occasione, il Noci Saxophone Pool ha collaborato con due ospiti d’eccezione: il batterista milanese Filippo Monico, pioniere della musica improvvisata italiana, e il romano Marco Colonna, al clarinetto basso e sassofono baritono.

Le varie esibizioni si sono svolte in continua successione, dando l’illusione di assistere a vere e proprie rappresentazioni teatrali. Le uniche pause, antecedenti le esibizioni di Vittorino Curci, sono state colmate dalla lettura di alcuni versi tratti dalle sue poesie, come presentazione delle melodie da lui eseguite.

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Notevole fascino e curiosità, ha suscitato l’originale esibizione di Filippo Monico, il quale ha prodotto affascinanti suoni con il solo utilizzo di oggetti di uso quotidiano, come carta, boccaglio, bolle di sapone, palline colorante, trasformandoli in veri e propri strumenti musicali.

Lo spettacolo realizzato da questi cinque artisti ha lasciato libero sfogo alla fantasia e alla personale interpretazione del pubblico presente, poiché sia lo spazio che gli spettatori sono parti attive del loro processo creativo. In tal modo, la musica improvvisata diviene musica totale.

A tal proposito, Vittorino Curci a LeggiNoci.it ha raccontato: «La musica improvvisata è un processo creativo che si fonda sulla capacità di incontrare e ascoltare gli altri. È composizione istantanea, musica in tempo reale che diventa anche metafora del nostro tempo». Inoltre, ha aggiunto: «L’uso di oggetti comuni è pienamente funzionale a questo modo di concepire la musica. La musica è suono e qualsiasi oggetto può produrre dei suoni o modificare i suoni già codificati».

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