Nisi sulle dimissioni di Gentile Fusillo: “Ho perso la collaborazione di una persona di cui mi fidavo ciecamente”

NOCI – Il Sindaco Domenico Nisi, confida a Legginoci la sua verità sulle dimissioni dell’assessore Clementina Gentile Fusillo del movimento Cambio per Restare, avvenute lo scorso mese di luglio. Al tempo le dimissioni destarono scalpore poiché avvenute come un fulmine a ciel sereno. La stessa Gentile Fusillo e il consigliere De Marco, al momento delle loro dimissioni motivarono l’eclatante gesto con queste parole “Denunciata disomogeneità di intenti della maggioranza presente in consiglio”.

Sindaco una volta per tutte vuole spiegare come e perché si giunse alle dimissioni dell’assessore Gentile Fusillo Clementina e del consigliere De Marco?

“Sulla vicenda delle dimissioni dell’ex assessore Gentile Fusillo si è detto e scritto tanto come ho già detto Clementina ha lavorato molto bene e con grande determinazione ed abnegazione, caricandosi anche personalmente dei bisogni di tantissima gente, facendo cose straordinarie nel settore delle politiche sociali, cercando di dare una impronta ed indirizzo politico ad un settore che in passato era visto solo come mero erogatore di servizi di assistenza…Ha fatto sentire il peso della sua determinazione e delle convinzioni delle sue idee politiche anche su livelli sovracomunali dove in tanti hanno apprezzato sue qualità.

Durante il suo mandato ho sentito e letto, da parte di qualche sprovveduto, sul conto di Clementina, commenti indecenti ed offensivi sul piano personale come mai mi era capitato di registrare in tanti anni di esperienza politica. Mi rimprovero il fatto di non averla difesa adeguatamente, non tanto nel suo ruolo quanto nella sua dignità politica e personale e di questo non posso che scusarmi con lei.

Credo che anche la lezione delle sue dimissioni, indotte dal clima complessivo del periodo del rimpasto ed all’interno del suo movimento e date in piena autonomia non certo per indebolirmi, quanto per dare forza per consentire all’amministrazione di riprendere il lavoro durante la fase del rimpasto, sia atto politico di una dignità e di una responsabilità rara alle latitudini della politica.

Ho perso la collaborazione di una persona di cui mi fidavo ciecamente.

Fortunatamente la sua voglia di agire e di pensare politicamente è intatta e credo che lei ed altri esponenti di Cambio per restare, abbiano da fare un grande lavoro di rifondazione del movimento perché hanno tantissime cose da dire nella vita sociale e politica di questa comunità”.

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