Negozi di frontiera, Davide contro Golia

NOCI (Bari) – Al museo del Prado di Madrid è custodita una famosa opera di Caravaggio, è il quadro del 1598 che raffigura l’epilogo della lotta tra Davide e Golia. A Noci invece, molto più modestamente, di grande come Golia abbiamo i supermercati, grandi strutture organizzate che fagocitano gli acquisti dei cittadini. Ma qualche volta si affaccia sulla scena anche qualche piccolo Davide, come potrebbe essere l’iniziativa del signor Pietro, che in una zona non servita, ad incrocio tra via Nenni e via Mansueto, ha deciso di aprire il suo piccolo negozio alimentare.

Una scelta controcorrente, sembrerebbe, ma sicuramente una scelta passionale. Intanto è un servizio per tutti i residenti che in quella zona devono prendere la macchina o comunque spostarsi di molto per raggiungere un genere alimentare. E poi ci piace pensare che queste iniziative rappresentano un segnale debole di una inversione di tendenza, dove l’acquisto si arricchisce di un momento di relazione, dove il cliente non è più un numero da contare a fine giornata, ma una persona riconosciuta ed accolta per nome, dall’esercente.

In un mondo globalizzato, dove le transazioni sono impersonali, i clienti sono numeri, qualcuno che decide di venirti a servire sotto casa è certamente un buon segnale. Gli abitanti potrenno spostarsi a piedi per acquistare il latte o il pane fresco. Certamente Pietro, come tutti gli aspiranti Davide che lottano contro Golia, non ha le armi dei grandi supermercati, ma la sua, come quella di tutte le piccole attività nocesi a conduzione familiare, va sostenuta da noi cittadini, accordandogli la nostra preferenza. E che vinca il piccolo Davide.

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