NOCI – È già passato un anno da quando questa piccola realtà editoriale ha cominciato a pubblicare i primi articoli. Una redazione giovane, tante idee, poca esperienza, ma molta voglia di mettersi in gioco e cercare di fare qualcosa di buono per la propria comunità.
È nato così Legginoci.it, dalla passione e dalla volontà di giovani ragazzi, di adoperarsi nel campo certo non facile dell’informazione con l’intento di rendere edotta la cittadinanza su quello che accade in paese senza timori reverenziali verso chicchessia, senza paura. È evidente che l’informazione al giorno d’oggi sta subendo modifiche radicali, e il mondo della comunicazione e dell’editoria sono alla spasmodica ricerca di nuovi canali di comunicazione di massa. Internet è stata la vera ed autentica scoperta rivoluzionaria della fine del secolo scorso, mentre i social network lo sono per l’inizio di questo nuovo millennio. Sono lontani i tempi delle rotative, dei giornali notturni, dei giornalisti che in Fleet Street incontravano la peggior feccia di Londra pur di avere le anteprime sulle notizie che sarebbero dovute uscire il giorno dopo, oppure per incastrare il potente di turno.
Oggi sembra che il lavoro del giornalista venga equiparato a quello di un impiegato qualunque. Giacca e cravatta, in redazione, dietro il pc, in attesa di qualche agenzia. Eppure c’è chi sulla strada va ancora, chi consuma la suola delle scarpe. Sono i giornalisti locali. I primi a raccontare quello che accade attraverso la testimonianza viva, quelli che anche quando “non c’è nessuno” loro ci sono, quelli che non hanno orario e saltano i giorni di festa, perché è festa per gli altri, non per loro. Quelli che non hanno le agenzie a passare le informazioni perchè sono essi stessi l’agenzia. Quelli che devono fare da sé e si fanno in tre (alle volte anche in quattro o in cinque) pur di seguire tutti gli eventi in contemporanea per dare la giusta informazione e non far mancare nulla ai propri lettori. Quelli che al grido “i giornalisti sono loschi, brutti e cattivi”, non sanno che lo stanno facendo anche per chi grida.
I cronisti locali hanno il dovere sacrosanto di raccontare la verità che vedono e vivono tutti i giorni nella propria città, questa amata città da dove tutti fuggono perché non ha prospettive ed incontra il favore di quei pochi rancorosi che per amor di patria e di terra si legano a Noci. Non importa dove gli altri vanno o si rifuggono, la vera sfida è qui. I giovani talentuosi devono sempre avere una chance per proporsi e per dimostrare quanto valgono. Un grazie enorme va dunque al direttore responsabile Francesco Giuseppe Moretti che seppur distante è sempre con noi a guidarci e a spronarci, a dire che ce la possiamo fare. Alla redazione tutta: da Stefano Impedovo, a Giandomenico Oliva, passando per Giada Intini e Simona Intini, a Monica Quarato. Tutti ragazzi volenterosi e desiderosi di mettersi in gioco. Chi più, chi meno, ognuno di loro fa la propria parte, e ha fatto fare a Legginoci.it la differenza. Lo dicono i numeri.
Al di là della matematica e della retorica grazie anche a tutti i critici, perché con le loro invettive, talvolta al limite dell’offesa, ci guidano verso un’informazione migliore. Ciò che contraddistingue questa redazione è l’educazione, il rispetto, il dialogo, quello che dovrebbe essere normale e che invece non lo è. Questa redazione sin dalla sua fondazione è stata da sempre osteggiata, aggredita, screditata e posta ai margini, senza però darsi mai per vinta. Per questi motivi Legginoci.it continuerà tutti i giorni a fare quello che ha sempre fatto da un anno a questa parte rendendo l’informazione giornalistica un servizio alla comunità, con chiarezza, con educazione, con rispetto.
Auguri LeggiNoci, che gli anni a venire siano all’insegna della buona informazione e della libertà di pensiero e di parola.